Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

“Rinnovo l’appello ai ribelli: deponete le armi. È nostro dovere salvare anche quelli che hanno impugnato le armi. Vogliamo rialzarci e ricostruire questo bel Paese”. Lo ha detto l’arcivescovo di Bangui, il card. Dieudonné Nzapalainga, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la difficile situazione politico-istituzionale della Repubblica Centrafricana. Proprio oggi Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel palazzo Apostolico in Vaticano, il presidente centrafricano, Faustin Archange Touadera.
“All’interno del Paese – ha aggiunto il card. Nzapalainga – ci sono uomini armati perché ci sono molte ricchezze da depredare: oro e diamanti. Attualmente è il periodo della transumanza e alcuni malintenzionati uccidono il bestiame, questi atti di violenza possono degenerare fino a bruciare un intero villaggio. Questo accade perché mancano autorità e servizio d’ordine”.
“Se il Papa Francesco ha lasciato Roma per venire qui – ha concluso il card. Nzapalainga – chi sono io per non andare nella Savana ad incontrare uomini e donne che vivono nella morsa dell’insicurezza e della sofferenza ? Il Papa ci ha aperto un cammino verso i poveri e gli abbandonati. Il cuore di Dio è là e credo che il messaggio del Papa possa ancora portare gioia nella Repubblica centrafricana”.

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25 Gennaio 2018

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