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“Credo che la figura di Aldo Moro possa risplendere nel panorama della santità come il santo ‘politico’, o il santo della politica”. Lo ha detto il postulatore generale dei Domenicani, padre Gianni Festa, intervistato da Antonio Soviero, a cui è stato affidato recentemente l’incarico di occuparsi del processo di beatificazione di Aldo Moro che al momento è ancora in una fase iniziale.
“La causa della beatificazione di Aldo Moro – ha rivelato padre Festa – è stata affidata recentemente all’Ordine dei Domenicani in quanto Aldo Moro era un laico domenicano, un terziario domenicano, come ci si esprimeva allora”.
“Ciò che la postulazione deve provare – ha proseguito padre Festa – è innanzitutto l’alta qualità della vita cristiana di Aldo Moro, quindi la pratica delle virtù, quali la carità, la fede, la speranza. Le virtù cardinali. Non dimentichiamo poi che Aldo Moro e altri noti personaggi del dopoguerra, La Pira, Lazzati, Dossetti, Giordani, sono stati discepoli e figli spirituali di Paolo VI”.
Il postulatore ha infine sottolineato di essere “agli inizi” e che di eventuali miracoli “non me ne sono ancora interessato. Oggi dobbiamo lavorare affinché l’apertura dell’inchiesta diocesana, ben impostata, giunga al suo scopo e che Moro venga dichiarato venerabile”.

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9 Luglio 2018

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