Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

“La pace significa giustizia e verità. Qui in Bosnia finora non abbiamo visto né giustizia e né verità. La crisi migratoria può creare solo nuove tensioni sociali. Lancio un SOS all’Europa e alla Comunità internazionale. Non lasciateci soli. Non abbandonateci. Non ne abbiamo le forze”. Lo ha detto il vescovo di Banja Luka (Bosnia), mons. Franjo Komarica, in un’intervista di Vito D’Ettorre per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000. In Bosnia sono 6 mila i migranti che si trovano a ridosso della frontiera con la Croazia. Sono bloccati da mesi al confine, sognano di andare in Europa. Alcuni vivono nei campi profughi ufficiali, altri si sono accampati sulle montagne, al gelo, nella speranza di poter finalmente passare il confine. La Bosnia è un Paese ancora alle prese con le ferite profonde lasciate dalla guerra che ha sgretolato l’ex Jugoslavia e una crisi economica senza precedenti. Mons. Komarica durante la guerra costretto agli arresti domiciliari continuò ad aiutare tutti: croati, serbi, bosniaci, senza distinzione. È stato tra i principali promotori della pace nei Balcani. E nel 2004 ha sfiorato anche il Premio Nobel.

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20 Dicembre 2019

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