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Cile2L’allarme tsunami è stato cancellato in quasi tutte le regioni del Cile, ad eccezione di Coquimbo e Atacama, più vicine alla zona dell’epicentro. Lo rende noto il ministero degli Interni cileno, sulla base dei dati forniti dal Servizio idrografico e oceanografico dell’esercito (Shoa). Per l’Agenzia Usa per l’atmosfera e gli oceani (Noaa) rimane l’allerta nel Pacifico meridionale.

L”incubo terremoto-tsunami. Una scossa di magnitudo 8.3 ha nella serata di ieri fatto tremare Santiago e un’ampia zona del Paese. Tanta paura, da nord a sud, cinque persone morte, un milione di evacuati preventivamente in poche ore. L’epicentro è stato localizzato a 11 metri di profondità nella zona di Illapel, circa 200 km a nord di Santiago, la capitale dove molti edifici hanno tremato con violenza. E lo stesso è successo a molti chilometri di distanza, ben al di là della Cordigliera delle Ande: il terremoto è infatti stato avvertito chiaramente in diverse regioni del nord e del centro dell’Argentina, tra l’altro anche in città lontane dal Cile, quali Buenos Aires e Rosario. Dal Pacifico, la scossa è sembrata voler raggiungere persino l’Atlantico, attraversando il continente, visto che i riflessi del sisma sono stati sentiti anche in Uruguay e Brasile. Oltre che in Ecuador e Perù, dove si sono accese le allerta tsunami.

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17 Settembre 2015

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