Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Altro che disco, stavolta Renato Zero sforna un’opera magna. Non 10 o 15, ma ben 40 canzoni inedite che verranno pubblicate in tre volumi, uno alla fine di ogni mese a partire dal 30 settembre, una data importantissima per lui, che compie 70 anni. “Tutto quello che è stato raccolto – racconta il cantautore romano – fa parte di un archivio personale di ciascuno. Io sono poi uno molto attento a non disperdere nessuna delle esperienze. In questi mesi di chiusura devo dire mi sono adoperato per cercare di immaginarmi come mi sarei visto nei vent’anni in questi settanta. Ringrazio quei silenzi e quella serenità che mi hanno permesso di arrivare a questo traguardo”. Renato si presenta al cospetto di manichini che indossano i suoi costumi di scena, nel videoclip del primo singolo estratto, dal titolo l’Angelo ferito. “L’angelo ferito è un angelo non colpevole di trovarsi nel bel mezzo di questo grande nubifragio di sentimenti, di paure, di angosce. Io sono stato ferito più volte, quindi le mie cicatrici parlano da sole. Però queste mie cicatrici hanno fatto sì che più fossi ferito e più queste ali si ingigantivano”. Una trilogia che segue il filo di una narrazione autobiografica sempre rivolta al futuro. “L’ispirazione stavolta è stata tanta. Zero si rinasce.” Questo disco dimostra quante volte io mi sia presentato alla fonte battesimale. Oggi sono un cristiano orgoglioso della mia musica e di quello che sono”. Servizio di Silvio Vitelli

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24 Settembre 2020

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