Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Riflessioni nate nelle tragiche settimane della scorsa primavera, in piena prima ondata della pandemia di covid-19, trasformate in otto canzoni inedite contenute nel nuovo album di Fiorella Mannoia ”Padroni di niente”. Il primo singolo estratto è stato “Chissà da dove arriva una canzone”, scritto da Ultimo. E’ ora la volta del secondo singolo che dà il titolo all’album. «Tutta questa parte del pianeta che si è creduta invincibile, tutto l’Occidente, padroni delle macchine, padroni della tecnologia pensava che niente potesse toccarlo più di tanto e invece è bastata un’entità così piccola a metterci in ginocchio, a ritrovarci padroni di niente» dichiara Fiorella. La copertina dell’album riprende il celebre dipinto del “Viandante” di Friedrich. In questo caso però ciò che la viandante Fiorella osserva è ben altro. «Dalle cose belle, dai palazzi, dalla civiltà, dall’evoluzione, fino però a guardare, sotto, le enormi sacche di povertà di baraccopoli che non diminuiscono ma aumentano. Siamo stati commossi nel vedere gli animali che entravano nelle città deserte, ci siamo commossi al pensiero che abbiamo bisogno gli uni degli altri, cantavamo dai balconi, abbiamo fatto discorsi così profondi in quel momento che speravamo che perdurassero, invece purtroppo no. Però io spero che quando tutto sarà finito qualcuno si ricorderà che siamo riusciti a volare alto nei nostri pensieri. Speriamo che riusciremo a ritrovarci e a non dimenticarli». Intervista di Silvio Vitelli

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6 Novembre 2020

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