Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Un video essenziale, che sottolinea la forza di questo brano intramontabile firmato Franco Migliacci, Carlo Pes e Jimmy Fontana. Era il ‘71, quando i Ricchi e Poveri – nella formazione a quattro, oggi ritrovata – conquistavano il secondo posto a Sanremo dietro ad un’altra canzone di Migliacci, “Il cuore è uno zingaro”. Era l’epoca in cui ogni brano veniva eseguito da due artisti o gruppi. I Ricchi e Poveri lo fecero insieme al compositore portoricano Josè Feliciano che oggi, in collegamento per via della pandemia, è tornato a cantarla con loro. Un titolo e un testo che evocano l’incertezza nel futuro. “Quando l’abbiamo cantata esattamente 50 anni fa – ricordano i Ricchi e Poveri – ci siamo rivolti soprattutto agli emigranti che per trovare fortuna lasciavano l’Italia. Il mondo si evolve ma la musica resta. Oggi quello stesso interrogativo, “Che sarà?”, gli italiani lo vivono col covid. Angela, Angelo, Marina e Franco concludono: “Vorremmo interpretare per il Paese il desiderio di un futuro migliore”. Servizio di Silvio Vitelli

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23 Marzo 2021

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