Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Ignazio, Piero e Gianluca: il buono, il brutto e il cattivo dei nostri giorni in un western alla Sergio Leone che fa da apripista all’album “Il Volo sings (canta) Morricone”. Melodie leggendarie trasformate in canzoni grazie al supporto della famiglia del maestro Ennio. Un’operazione tutt’altro che facile perché quando si portano in giro per il mondo delle arie immortali l’operazione risulta delicata, se non addirittura ardua. “A noi piacciono le sfide” dichiara Gianluca Ginoble, subito supportato da Ignazio Boschetto: “Il messaggio che vogliamo mandare è una grande responsabilità”. “Molte cose non le conoscevamo – prosegue Gianluca – specialmente i film che non fanno parte della nostra generazione ma abbiamo scavato a fondo e scoperto davvero delle storie meravigliose che erano la colonna sonora perfetta di questi grandi film con le musiche di Morricone. L’estasi dell’oro è la mia preferita.” Il maestro Morricone lo avevano conosciuto quando erano appena adolescenti, cantando ad concerto da lui diretto. “Avevamo 14 o 15 anni – ricorda Ignazio – e davamo del tu al Maestro, tra lo stupore degli orchestrali. Morricone disse loro di non preoccuparsi, avrebbe pensato a tutto lui stesso”. Per l’Italia questo è l’anno dell’Eurovision. Il Volo vi partecipò nel 2015 ottenendo il primo posto al televoto. L’ultima edizione il nostro Paese è riuscita persino a vincerla, grazie ai Maneskin. Le due band sono agli antipodi: i volti de il Volo sono rassicuranti mentre i Maneskin non nascondono affatto il proprio animo ribelle. “ Questi sono i due volti dell’Italia” dichiara Gianluca, al quale fa seguito Piero Barone: “ Loro sono bravi, sono davvero forti. E’ questa la forza della musica: ognuno si riconosce in un genere musicale”. Servizio di Silvio Vitelli

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4 Novembre 2021

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