Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

“Negli ultimi anni mi sono chiuso un po’, uscivo poco, non mi piaceva stare in mezzo alle persone. Invece la vita è fuori, non è in casa”. Si racconta con sincerità Kekko Silvestre, in occasione dell’uscita del nuovo album dei Modà, dal titolo “Buona fortuna – Parte prima”. Un titolo benaugurante che segue un periodo buio, complice anche la pandemia. Il singolo che lancia l’album, “Comincia lo show”, denuncia il bullismo digitale mentre un’altra traccia, “Non ti mancherà mai il mare”, Kekko la dedica a sua figlia invitandola a non compiere i suoi errori. C’è spazio anche per l’Alzheimer nella tenerissima “Scusa se non lo ricordo più”. “Nasce da un’intervista a Lino Banfi che mi è capitato di leggere – racconta Kekko – e nella quale l’attore raccontava la malattia di sua moglie. Quando la donna chiede a Lino cosa succederà quando lei non ricorderà più niente, lui risponde: vorrà dire che ci ripresenteremo di nuovo. Io ci ho trovato tanta tenerezza e tanto romanticismo.” Kekko, il tuo viaggio introspettivo tocca uno dei punti più alti con la canzone “Buona vita, buona fortuna, buona luna”. La dedichi ad una donna “che raccoglie le stelle come fossero conchiglie”. Di chi si tratta? “Questa donna – confessa il cantautore – sono io. Ho raccontato questa storia attraverso la fragilità di una donna forse perché la mia parte più fragile è quella che scrive le canzoni. All’inizio non lo volevo neanche dire, però alla fine ho capito che non c’è niente da vergognarsi. Intervista di Silvio Vitelli

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18 Novembre 2021

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