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“Abbiamo ricevuto dai paesi dell’Europa occidentale tante promosse ma poche realizzate”. Lo ha detto il sottosegretario per i rapporti con le Chiese e le minoranze del governo ungherese guidato da Vicktor Orban, Miklòs Soltész, in un’intervista dell’inviato Fabio Bolzetta per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000. Soltész parla dell’accoglienza che fino adesso l’Ungheria ha messo in campo per i profughi ucraini. Presiede il ‘Consiglio Caritatevole’, l’istituzione che coordina in modo permanente e a livello nazionale gli aiuti delle 6 principali realtà di volontariato in Ungheria, tra cui Caritas, oggi di fronte all’emergenza Ucraina.
“Abbiamo garantito – ha aggiunto il sottosegretario ungherese – l’accesso alle cure sanitarie, l’accesso all’istruzione ad ogni livello e grado e poi varato una normativa per sostenere tutte le realtà che sono disposte ad accogliere”.
“Abbiamo organizzato punti di prima accoglienza lungo il confine – ha proseguito Soltész – ma li stiamo portando anche oltre il confine fino al centro dell’Ucraina”.
“C’è una differenza fondamentale – ha sottolineato Soltész a Tv2000 – tra i migranti e i profughi. Nei confronti delle realtà da dove arrivano i migranti in Europa l’Ungheria non è vero che non ha fatto niente. Abbiamo fatto investimenti e aiuti notevoli non paragonabili a realtà più ricche di noi”.

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23 Marzo 2022

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