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E’ un conto alla rovescia teso quello alla vigilia del voto più importante per l’Europa. Domani la Gran Bretagna, seconda economia e prima potenza militare continentale, potrebbe andarsene dall’Unione. Gli ultimi sondaggi e i numeri provenienti dalle agenzie di scommesse sono rassicuranti ma è d’obbligo esercitare la massima cautela fino alla fine dello spoglio.

La Banca Centrale Europea è pronta in caso di Brexit, ha detto ieri il suo presidente Mario Draghi. Il Governatore della Banca d’Italia Visco ammette che l’Italia soffrirebbe parecchio per la turbolenza dei mercati finanziari che seguirebbe all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

Il premier Matteo Renzi trova il tempo e le energie per dedicarsi anche ai lettori del quotidiano britannico di sinistra Guardian, con un convincente appello per restare nell’UE ed evitare l’isolamento.

Le borse sono incerte. La posta in palio è altissima. Tra poche ore finalmente si alzerà il sipario su uno degli elementi di maggiore incertezza per l’economia e la finanza mondiali degli ultimi mesi.

Ma è l’Economist a ridarci un po’ di speranza. Secondo il prestigioso settimanale inglese ci sarebbero molti elettori introversi che finora non sono stati contattati dai sondaggisti telefonici e virtuali, su internet, in quanto difficili da raggiungere e poco propensi a condividere le proprie opinioni politiche. Alla fine prevarranno, facendo pendere la bilancia dalla parte del Bremain.

Goodbye Brexit?

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22 Giugno 2016

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