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A Buenos Aires “La Càrcova News” pubblica l’intervista di Papa Francesco. E’ il giornale di una villa alle periferie della capitale argentina. Tra le domande che i giornalisti gli pongono proprio quella sul concetto di periferia. Una parola che abbiamo sentito pronunciare dal Santo Padre molte volte. “A che cosa e a chi pensa quando parla di periferie? A noi gente delle villas?” chiedono gli abitanti della villa.
“Quando parlo di periferia parlo di confini – spiega Papa Francesco -. Normalmente noi ci muoviamo in spazi che in un modo o nell’altro controlliamo. Questo è il centro. Nella misura in cui usciamo dal centro e ci allontaniamo da esso scopriamo più cose, e quando guardiamo al centro da queste nuove cose che abbiamo scoperto, da nuovi posti, da queste periferie, vediamo che la realtà è diversa”. Ed aggiunge:”Una cosa è osservare la realtà dal centro e un’altra è guardarla dall’ultimo posto dove tu sei arrivato. Un esempio: l’Europa vista da Madrid nel XVI secolo era una cosa, però quando Magellano arriva alla fine del continente americano, guarda all’Europa dal nuovo punto raggiunto e capisce un’altra cosa. La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro. Compresa la realtà di una persona, la periferia esistenziale, o la realtà del suo pensiero; tu puoi avere un pensiero molto strutturato ma quando ti confronti con qualcuno che non la pensa come te, in qualche modo devi cercare ragioni per sostenere questo tuo pensiero; incomicia il dibattito, e la periferia del pensiero dell’altro ti arrichisce.

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10 Marzo 2015

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