Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Si sono aperte con l’esibizione della band ucraina Dakhabrakha le serate finali di Musicultura. Così il dramma di un popolo è entrato a far parte del festival della canzone popolare e d’autore che da 33 anni si svolge a Macerata. “Finalmente in Ucraina abbiamo ottenuto la candidatura all’ingresso nell’Unione Europea – racconta Marko Galanevych – Questa è la prova che vale la pena fare tutto quello che stiamo facendo, compresi i nostri morti, perché noi ci sentiamo un paese libero”. A vincere la gara è stata la band salernitana Yosh Whale, in un’edizione caratterizzata dalla presenza di molti ospiti tra cui Gianluca Grignani e Manuel Agnelli. Padrone di casa, insieme a Veronica Maya, è stato anche quest’anno Enrico Ruggeri. “E’ una concezione non demonizzante del talent show – commenta il cantautore – Non è un talent, è un modo per conoscersi e fare musica assieme”. Ai Litfiba l’onorificenza per alti meriti artistici dalle Università di Macerata e Camerino. “Molti dei ragazzi che suonano nelle band – dichiara Piero Pelù – spesso vengono da scuole di musica importanti, per non dire proprio dai conservatori, quindi il livello è aumentato di molto però le opportunità di sono assottigliate”. Angelo Branduardi, che ha incantato l’arena Sferisterio con la sua “Alla fiera dell’est” in lingua ucraina, cita Dante Alighieri: “ La musica è rapimento, quindi non ha bisogno di spiegazioni e, mi permetta, neanche di critici”. Servizio di Silvio Vitelli

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27 Giugno 2022

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