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“Nel Comune di Vittoria abbiamo trovato un mercato ortofrutticolo dove non venivano fatti più i controlli soprattutto negli accessi. Poteva entrare chiunque e si poteva uscire con qualsiasi cosa”. Così il viceprefetto e commissario del Comune di Vittoria, Giancarlo Dionisi, nell’inchiesta di Paolo Borrometi per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha sottolineato la situazione disastrosa del Comune di Vittoria sciolto per mafia con un decreto del Consiglio dei Ministri. Vittoria è il Comune del mercato ortofrutticolo più importante del Sud, secondo per importanza in Italia. Il luogo dal quale partono la frutta e la verdura che finisce sulla tavola di migliaia di consumatori italiani. Il Comune siciliano è ora sotto la gestione di tre commissari prefettizi nominati dal ministero dell’Interno: Filippo Dispenza, Giancarlo Dionisi e Gaetano D’Erba.
“Abbiamo trovato problematiche – ha proseguito Dionisi – sui controlli amministrativi, sui prodotti, e sull’informazione dei prezzi. Tutte cose che non venivano fatte da anni. Abbiamo attivato subito i controlli con la Polizia municipale ai varchi in entrata e in uscita ed effettuato controlli tecnici-amministrativi, sulle licenze, sui permessi di vendita, sulla qualità dei prodotti. Stiamo riattivando quelle regole che per tanti anni sono mancate”.
“Quando ci hanno proposto questa avventura – ha proseguito il Prefetto e Commissario del Comune di Vittoria, Filippo Dispenza – io e miei due colleghi abbiamo accettato con lo spirito del ‘civil servant’ per riaffermare la presenza dello Stato e delle istituzioni repubblicane in una realtà molto complessa. Una realtà conosciuta a livello nazionale e internazionale per la grande economia che aveva saputo creare il mercato dell’agroalimentare e ortofrutticolo”.
“Lo scioglimento per mafia del Comune di Vittoria – ha sottolineato Dispenza – non è un’onta per tutta la collettività ma per coloro che con le loro azioni irresponsabili hanno determinato l’accesso della commissione della Prefettura di Ragusa all’interno del Comune. Vogliamo riportare ordine, l’applicazione della legge e il rispetto delle regole”.
L’operato dei tre commissari a qualcuno probabilmente non sta piacendo: “Delle accuse che ci hanno fatto – ha concluso Dispenza – quella più dolorosa e anche molto triste per chi l’ha posta è quella di averci accusato di aver avvelenato coscientemente la gente della borgata di Scoglitti. Una realtà importante con un mare straordinario e migliaia di abitanti. Noi sappiamo da dove viene questa accusa, abbiamo fatto una denuncia alla magistratura che spero possa acclarare le responsabilità”.

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15 Ottobre 2018

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