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La guerra si sta rivelando sempre più un conflitto non solo militare, ma anche di informazione tra le notizie che arrivano dal campo di battaglia e i tentativi della propaganda di piegare la realtà alle proprie esigenze. La guerra del nuovo millennio va in diretta sui social, online. Spettatori attoniti e smarriti sono i più giovani la cui principale fonte di approvvigionamento all’attualità è lo smartphone. Ma non solo per loro è difficile, lo è per tutti destreggiarsi tra le notizie che arrivano minuto per minuto grazie alla rete. In guerra si sa la propaganda è fortissima da tutti i fronti con pochi giornalisti sul campo. Chi va a verificare le notizie dal vivo c’è e rischia la vita come Brent Renaud giornalista americano caduto sotto fuoco russo a un checkpoint mentre cercava di documentare la fuga di uomini e donne da Irpin. La notizia l’ha data un altro reporter italiana anche lei al lavoro in Ucraina. Distinguere l’informazione della spettacolarizzazione è dunque ancora possibile.
Servizio di Caterina Dall’Olio

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14 Marzo 2022

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