La crisi russo-ucraina con i venti di guerra che continuano a spirare nell’est europeo. Macron si propone come mediatore, ma il summit Putin-Biden non si terrà almeno per ora. Il Cremlino ha fatto sapere che è prematuro. E intanto, i ribelli filo-russi evacuano civili verso Mosca. Il servizio di Clara Iatosti
Resta altissima la tensione in Ucraina. Confermata la maxi esercitazione militare russa, con missili balistici. Proseguono anche i duelli di artiglieria nel Dombass, con Kiev che accusa i separatisti filorussi di agire per conto di Mosca. Ma la pista diplomatica resta sempre aperta. I servizi di Massimiliano Cochi e Marco Burini.
La minaccia di guerra in Ucraina non sembra ancora sventata. Nella regione del Donbass scontri fra truppe ucraine e separatisti filorussi. Oggi in un incontro virtuale, Biden riunisce i leader europei. Domani o dopodomani il premieri italiano Draghi a Mosca per parlare con Putin. Servizio di Marco Burini
In primo piano i venti di guerra che sono tornati a spirare forte in Ucraina. Gli Usa sono ancora convinti di un imminente attacco della Russia. Toni duri da Mosca. Si moltiplicano gli sforzi della diplomazia. Servizio di Marco Burini
In Ucraina la tensione torna a salire. Gli Stati Uniti smentiscono il ritiro delle truppe russe. Nel Donbass i separatisti filorussi denunciano attacchi. Ma l’esercito ucraino smentisce. Il servizio di Massimiliano Cochi.
La crisi in Ucraina. Il segretario generale della NATO Stoltenberg, esprime dubbi sul ritiro militare della Russia, poiché le truppe – denuncia – sono aumentate e non si colgono chiari segnali di de-escalation. Servizio di Massimiliano Cochi
La situazione al confine fra Russia e Ucraina. Mosca ferma le esercitazioni in Crimea ma l’Unione Europea si mantiene cauta e chiede di verificare il ritiro dei soldati. Il servizio di Antonio Soviero.
Un no alla guerra in Ucraina è venuto dai giovani per la pace della Comunità di S. Egidio, che hanno organizzato un flash mob a piazza del Pantheon, nel centro della Capitale. Il servizio di Nicola Ferrante.
Le truppe russe al confine con l’Ucraina si ritirano. La diplomazia prosegue senza sosta a lavorare per la pace mentre il presidente ucraino Zelensky ringrazia Draghi per il sostegno dell’Italia. I servizi di Maurizio Di Schino e Marco Burini
Per dire no alla guerra in Ucraina, flash mob oggi pomeriggio nel centro di Roma, organizzato dai giovani per la pace della Comunità di Sant’Egidio. Intervista di Nicola Ferrante
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