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Federica Bertocchini è l’artefice della scoperta che potrebbe essere decisiva in settori come lo smaltimento dei rifiuti. Il suo contratto a Santander è scaduto: «Resto in Spagna, qui c’è un decoroso assegno di disoccupazione»
È cosa nota la teoria secondo cui i migliori cervelli italiani all’estero trovino spazio per crescere e affermarsi a livello internazionale. Perché in Italia la ricerca non viene supportata dai fondi che meriterebbe mentre all’estero si punta sulle menti dei giovani. In realtà non è così, o quantomeno non è sempre così. E lo dimostra la storia della biologa Federica Bertocchini. La ricercatrice, 49 anni, nei mesi scorsi aveva notato che la tarma della cera in realtà era ghiotta anche di polietilene, il materiale utilizzato per buste, pellicole alimentari o tappi di bottiglia. Insomma è la principale artefice della scoperta di quello che poi è stato nominato il bruco mangia-plastica.

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26 Maggio 2017