Terra Santa senza pace, la guerra si allarga
La guerra in Terra Santa sta provocando più morti al giorno di qualsiasi altro conflitto recente e le speranze di pace sono ancora appese a un filo sottile.
Quasi trentamila morti, in stragrande maggioranza palestinesi; emergenza umanitaria a Gaza, con un milione e settecentomila sfollati, case e strutture sanitarie distrutte; famiglie israeliane ancora in ansia per il destino dei propri cari: la guerra iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre ha fatto precipitare la Terra Santa nell’abisso. La media quotidiana delle vittime in queste 17 settimane di conflitto non ha precedenti: non solo tra israeliani e palestinesi, ma anche nelle altre crisi internazionali degli ultimi 20 anni. Il reportage di Alessandra Buzzetti dà voce agli israeliani che non si rassegnano all’odio e cercano con i loro gesti di costruire la pace; quello di Solen De Luca raccoglie invece le storie dei civili che stanno pagando un prezzo altissimo a questa guerra. Si confida in una difficile soluzione diplomatica: alcuni Paesi – Egitto, Qatar, USA – stanno cercando di lavorare a una proposta comune, ma le speranze restano appese a un filo. Le testimonianze da Gaza, dalla Giordania e dall’Egitto sottolineano la gravità della situazione e la preoccupazione condivisa di evitare un allargamento del conflitto a tutta la regione. Approfondisce questi temi, in studio con Andrea Sarubbi, la giornalista e scrittrice Paola Caridi.
L’apertura della puntata è dedicata all’attualità. L’attentato alla chiesa cattolica di Santa Maria, a Istanbul, è solo l’ultimo episodio di violenza contro i cristiani in varie parti del mondo. Contemporaneamente, nel Nord Kivu, un gruppo di ribelli affiliato all’ISIS attaccava una chiesa branhamista, durante una funzione. E le minacce alla libertà religiosa sono purtroppo diffuse in un terzo dei Paesi. Ne parla in collegamento Sandra Sarti, presidente di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
3 Febbraio 2024