Ucraina, la pace è lontana
Dopo quasi 100 giorni di guerra, i piani di pace per l’Ucraina sono ancora in alto mare. Mosca definisce “filosofia da poltrona” la proposta italiana, Kiev ribadisce l’indisponibilità a concessioni territoriali e accusa la NATO di “non fare letteralmente nulla” per fermare l’invasione russa. Nel frattempo, la Chiesa resta in prima linea nell’assistenza alla popolazione in fuga dai combattimenti.
Il diritto dei popoli alla pace è “sacro”, ha ricordato in settimana Papa Francesco, che chiuderà il mese di maggio con un rosario per la pace in collegamento con un santuario mariano in Ucraina. Ma gli appelli e gli sforzi diplomatici del Vaticano per un cessate il fuoco si scontrano con dichiarazioni durissime da entrambe le parti: il presidente ucraino Zelensky esclude concessioni territoriali in cambio di una tregua e, anzi, accusa la NATO di non avere contrastato l’offensiva militare russa, mentre il Cremlino non degna di attenzione il piano presentato dall’Italia. Proprio sulla situazione internazionale, e sulle difficili prospettive di pace, si concentra il reportage di Solen De Luca, mentre quello di Vito D’Ettorre dall’Ucraina racconta gli sforzi della Chiesa locale accanto alla popolazione in fuga dalla guerra. Ad analizzare questi temi, in studio con Andrea Sarubbi, è il giornalista Nico Piro, inviato di guerra della Rai.
L’apertura della puntata – l’ultima di Today per questa stagione – è dedicata al vaiolo delle scimmie: la genesi, i rischi di diffusione, la decisione della Germania di acquistare 40 mila dosi di vaccino per il vaiolo. Ne parlerà il virologo Carlo Federico Perno, responsabile dell’Unità operativa di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
26 Maggio 2022