Covid e proteste. La Cina trema
La politica autoritaria di restrizioni durissime in Cina è stata un fallimento totale: non ha fermato il Covid, ha rallentato l’economia e ha provocato proteste. Anche se fuori sembra tutto come prima, forse Pechino comincia ad avere paura.
La propaganda del governo, che ridimensiona i numeri sul Covid, non riesce comunque a fermare l’emergenza: a pochi giorni dal Capodanno lunare, che vedrà centinaia di milioni di persone in viaggio, la Cina è in crisi profonda per la nuova ondata del virus, con gli ospedali al collasso e cremazioni delle vittime anche per strada. La dura repressione degli ultimi mesi non solo non è servita a fermare i contagi, ma ha provocato migliaia di manifestazioni di protesta in tutto il Paese, sedate con la repressione. Il reportage di Solen De Luca ripercorre queste settimane di emergenza, contrassegnate dal tentativo delle autorità di minimizzare tutto; quello di Jennifer Wong e Colin Cosier, da Taiwan, racconta invece un altro fronte aperto, con la Cina che prosegue le sue manovre militari in vista di un possibile attacco: il rischio di una nuova Ucraina, secondo molti osservatori internazionali, è reale. Proprio da Taiwan, dalla Cina e da Hong Kong – dove il cardinale Zen è ancora sotto processo con l’accusa di avere aiutato i manifestanti per la democrazia – sono tre testimonianze che arricchiscono la puntata. A dibattere di questi temi, in studio con Andrea Sarubbi, il missionario del PIME padre Gianni Criveller.
L’apertura è dedicata, come sempre, a una notizia di attualità: l’attacco al Parlamento brasiliano da parte dei sostenitori di Bolsonaro, che si rifiutano di riconoscere la vittoria elettorale di Lula, e un Paese ancora diviso dopo le presidenziali. Se ne discute con Mirticeli Medeiros, corrispondente a Roma del quotidiano O Globo.
14 Gennaio 2023