#maturitàventiventuno
Il nuovo docufilm di TV2000, sull’ultimo anno di studi e la maturità al tempo di covid-19.
I protagonisti sono ragazzi maturandi di diverse parti d’Italia, con storie molto differenti fra loro, che filmandosi attraverso mini video fatti con i loro cellulari, e con una regia da remoto di Gianni Vukaj, racconteranno la loro vita: la scuola, le lezioni a distanza, lo studio, sogni, preoccupazioni, dubbi, amici, vittorie e sconfitte, noia e impegno, lockdown, ma soprattutto il desiderio di tornare a vivere e affrontare il futuro.
#Protagonisti
Ha 18 anni, prepara la maturità scientifica presso il Liceo Leonardo Da Vinci.
La mamma è medico di base e il papà un odontotecnico, “chef” della casa per passione. Il fratello Luca ha 14 anni. Appassionatissimo di storia e di politica. Lui suona la chitarra e Alba il piano, spesso gli chiede di fare qualche pezzo insieme, ma Luca pare non abbia tempo.
Alba adora i girasoli, ma in questo periodo ha perso un po’ della sua solarità: il periodo della pandemia è molto difficile.
Citazione preferita: “impara a bastarti”.
E’ innamorata del mare, della sua costa ionica con i tramonti e da grande vorrebbe fare…, beh sta tirando fuori i test di medicina e quelli di ingegneria.
E’ nato a Taranto il 12 maggio 2002, la storia di Davide è una storia nella quale possono rivedersi tantissimi ragazzi: inizia a giocare prestissimo, all’età di 4 anni. In famiglia sono cinque, la mamma fa la colf e il papà lavora con una ditta all’Ilva.
Ama fare palestra, Zielinski e Neymar.
Calciatore professionista, gioca in serie A nel club del Benevento Calcio, come centrocampista.
Gioia, di nome e di fatto, il suo sorriso è contagioso. Ha 18 anni, è la seconda di due figlie, ha finalmente ottenuto a dicembre 2020, la cittadinanza italiana, i suoi genitori sono filippini. Frequenta il liceo linguistico presso il Mamiani a Roma. Ha un gruppo storico di amiche, “Le suocere”. Loro, con altri amici, le sono stati accanto quando ha scoperto in età adolescenziale di avere un linfoma. Una recidiva l’ha portata al trapianto di midollo con esiti positivi, è stata in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Durante il periodo del trapianto, la madre nei cinque mesi in cui sono state in ospedale, ha avuto modo di raccontarle la sua storia: è arrivata dalle Filippine con un volo aereo fino in Francia, più o meno 30 anni fa, quindi da Parigi a Milano a piedi.
Sua sorella era già nata ed è stata lasciata nelle Filippine il tempo necessario perché i genitori trovassero lavoro e si stabilizzassero, quindi il ricongiungimento familiare. “Ho scoperto mia madre per la prima volta”, dice Gioia, con orgoglio e ammirazione.
E’ in fase esplorativa per quanto riguarda il suo futuro e la scelta dell’università.
E…impossibile non parlare dei suoi due cani, “magnifici e coccolosi” a detta sua, caparbi, riservati, intelligenti, felici, indipendenti, assertivi…i nomi? Jimmy e Melody, spaniel tibetani.
Ha 19 anni, è la quarta di 5 figli, molto estroversa. Secondo lei è stata adottata, perché si distingue dai suoi fratelli, praticamente perfetti. Sara è stata bocciata un anno e frequenta lo storico liceo “Giulio Cesare” di Roma, per capirsi quello di Venditti.
Da piccola suonava il pianoforte e faceva danza, ma per impegni inderogabili, cioè lo studio, ha dovuto lasciarli. Spera di capire in questo anno che cosa fare da grande…ovviamente, tra un outfit e l’altro, perché la moda le piace molto: avere cura, dice, della propria immagine è importante.
Non possono mancare i film romantici (non per niente i volant li mette dovunque). In casa fa tutto, tranne cucinare, per quello ha sviluppato una vera e propria avversione: meglio una versione di greco piuttosto che imbastire una cena….e naturalmente c’è sempre una interrogazione dietro l’angolo se bisogna apparecchiare
Ha 18 anni Pietro e ama definirsi lunatico, eccentrico, un po’ pazzo, ma dice di avere anche aspetti negativi! Vive a Firenze, è di Firenze e studia a Firenze, Liceo d’Arte di Porta Romana.
E’ un abile disegnatore e illustratore, crea molti personaggi, folletti e caricature e quando vede il foglio “bianco”…prende ciò che gli capita a tiro e crea!
Una particolarità (tra le tante?): il suo cane, un Golden Retriver, di nome Mandorla.
Arianna, Scuola Militare “Nunziatella”, Napoli
E’ la seconda di tre figli, circondata da due fratelli. Il papà lavora nella Polizia Penitenziaria, mentre la mamma è, a detta di Arianna, una donna sensibile e molto orgogliosa, quasi quanto lei.
Il dono più grande che ha ricevuto? Suo fratello Vittorio, un ragazzo affettuosissimo con la Sindrome di Down, da cui, racconta Arianna, non può fare altro che imparare. Alessandro, invece, il piccolo di casa, sente la sua mancanza.
Studiare alla “Nunziatella” le ha fatto scoprire soprattutto il valore dell’amicizia, la possibilità di affrontare le difficoltà e restare uniti.
Tra una corsa e l’altra e un tramonto sul mare sogna di realizzarsi nella famiglia e nel lavoro, senza rinunciare, naturalmente, alla cucina mediterranea!!
14 Maggio 2021