Inchiesta Petrolio, sindaco Viggiano: “Cittadini arrabbiati. Ci costituiremo parte civile”
Roma, 06 aprile 2016 – “Oggi con rabbia ascolto il governo Renzi che invece di parlare del tema più importante come i reati ambientali vuole andare avanti con la centralizzazione della materia energetica. Penso che oggi ancora di più si debba parlare di una costituzione decentrata e far decidere i territori del proprio futuro e non trovarsi un domani a dover lasciare le terre perché a Roma hanno sbagliato a decidere”. Lo ha detto il sindaco di Viaggiano, Amedeo Cicala, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane. E’ il Comune più esposto all’inquinamento ambientale dovuto al presunto smaltimento di rifiuti pericolosi provenienti dal Centro oli di Viggiano.
“Purtroppo avevamo ragione – ha aggiunto il sindaco – se i fatti esposti dalla Magistratura verranno confermati anche in sede processuale c’è veramente da preoccuparsi tanto. C’è da porre una profonda riflessione non solo per la Val d’Agri, per Viggiano e per la Basilicata ma per l’intera Italia”.
“La legge che vogliono cambiare – ha proseguito il sindaco – prevede che la responsabilità rimanga sempre del sindaco ma le decisioni dovranno essere prese da Roma. I cittadini sono arrabbiati, sbigottiti e stanno metabolizzando il problema. Proprio ieri sera abbiamo fatto una riunione urgente con gli altri sindaci della Val d’agri e giovedì ne faremo un’altra. Questo per decidere cosa fare. La situazione è ancora in divenire anche sotto il profilo dell’inchiesta. Siamo davvero preoccupati. La Val d’Agri e il Comune di Viggiano sono parte lesa. Se ci dovesse essere un rinvio a giudizio ci costituiremo parte civile”.
intervista di Chiara Placenti da Piazza inBlu:
6 Aprile 2016