Jobs act, Damiano: “Su voucher amareggiato da battuta arresto”
Roma, 01 giugno 2016 – “Questa battuta d’arresto mi ha molto sorpreso e amareggiato. E’ sotto gli occhi di tutti che lo strumento dei voucher non funziona per come è stato concepito oggi”. Lo ha detto il Presidente Commissione Lavoro e affari sociali della Camera, Cesare Damiano, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando lo slittamento al prossimo Consiglio dei ministri dell’approvazione del decreto legislativo correttivo del Jobs act, che introdurrà anche la tracciabilità dei voucher.
“Non è sufficiente la tracciabilità dei voucher proposta dal governo. Come fa l’esecutivo– ha aggiunto Damiano – a scommettere investendo 11 miliardi di euro nel 2015 per il contratto a tutele crescenti e contemporaneamente non capire che il voucher è l’ esatto opposto della stabilità del lavoro, è la sommersione di quello che potrebbe essere un normale lavoro regolare”.
“La logica della flessibilità esasperata che è diventata precarietà del lavoro – ha proseguito Damiano – è una logica che va superata. Si ha paura di scommettere veramente sulla continuità del lavoro e abbiamo confuso l’idea del posto fisso. Non possiamo condannare i nostri figli ad avere una vita da voucher, lavoro a chiamata, interinale o a termine. I nostri figli saranno dei pensionati poveri perché il mercato del lavoro produce lavoratori poveri. Se non versi contributi o li versi pochi alla fine non avrai una pensione”.
“Ho apprezzato tanto – ha concluso Damiano – la sensibilità di Mattarella che ha parlato di uso improprio dei voucher. Ha capito il destino che stiamo riservando ai nostri figli riducendo il lavoro a merce”.
1 Giugno 2016