Comunali, p. Occhetta (Civiltà Cattolica): “Voto M5S va ascoltato e tenuto in seria considerazione”.
Roma, 07 giugno 2016 – “Il voto del Movimento 5 Stelle va ascoltato e tenuto in seria considerazione. E’ un voto di un elettorato giovane e trasversale”. Lo ha detto padre Francesco Occhetta, gesuita esperto di politica della rivista Civiltà Cattolica, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
Questa la trascrizione dell’ intervista:
“Il voto delle amministrative ha fatto emergere una tripartizione politica: quella del Movimento 5 Stelle che ha avuto un importante successo soprattutto grazie al voto dei giovani, l’arresto del partito di governo, il Pd, riconoscendo che oltre al Partito Democratico a sinistra non c’è molta rappresentatività e poi uno sfaldamento delle forze del centrodestra che dividendosi non sono riuscite, salvo Milano, a portare avanti grandi risultati. Un altro dato importante è una buona tenuta rispetto all’astensione: la gente è andata a votare. Questo perché il voto dei territori si dà a persone che si conoscono, si appoggia la fiducia, si condivide un progetto fatto insieme. Non riusciamo a prevedere questa movimento del voto liquido e come poi l’elettorato si comporterà nei ballottaggi perché è molto voto d’opinione”.
C’è chi dice che i grillini almeno una funzione positiva l’hanno svolta: evitare che il voto di pancia prendesse una forma politica di destra, anti immigrati, xenofoba come succede in altre parti del mondo. Lei cosa ne pensa ?
“Il voto del Movimento 5 Stelle va ascoltato e tenuto in seria considerazione. E’ un voto di un elettorato giovane e trasversale. Questa trasversalità soprattutto sull’area governativa e del centrodestra è un voto moderato. Non presenta dunque quei pericoli che l’Europa ha prospettato. Ma nel voto da esprimere nei Comuni prima di chiedersi con chi devo stare, il sogno e lo sviluppo di città che vogliamo avere, bisognerebbe inserire anche i grandi principi che la Chiesa ci insegna come la sussidiarietà, lo sviluppo del bene comune e l’attenzione ai deboli. Perché da queste nuove classi dirigenti che stanno nascendo può nascere anche una nuova classe dirigente anche per il Paese”.
7 Giugno 2016