stefano-sorrentinoRoma, 14 novembre 2016 –  “Da piccolo facevo l’attaccante. Poi ad un torneo verso gli anni 90 dato che mancavano i portieri il mister di quel tempo, Rino Rado, mi disse vai tu in porta perché tuo papà è portiere. A quel tempo mio padre era ancora in attività (Roberto Sorrentino ha giocato nel Catania, Cagliari e Bologna n.d.r).  In quel torneo andai in porta e vinsi il premio di miglior portiere. Da lì poi decisi di continuare a giocare in porta”. Così il portiere del Chievo, Stefano Sorrentino, in un’intervista a ‘Sport2000’ il programma sportivo di Tv2000 condotto da Giampiero Spirito, ha spiegato come è nato la scelta di voler giocare tra i pali.
“Il Chievo è una famiglia – ha aggiunto Sorrentino – e il suo segreto è il presidente Luca Campedelli. Grazie a lui il Chievo negli ultimi 15 anni è rimasto in serie A 14 volte. Questo significa continuità, programmazione e tanta passione. E’ il nostro primo tifoso e segue tutti i nostri allenamenti”.
“I sogni nel cassetto – ha concluso Sorrentino – ci sono sempre e sono tanti. Il mio è arrivare alle 600 partite tra i professionisti”.

 

 

14 Novembre 2016