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“Bel tempo si spera” – ore 7.30

Protagonisti della puntata Giovanni Pellielo, campione olimpionico di tiro al volo, Patrizia Quaresima, dell’Associazione familiari vittime della strada, e il trio musicale TNT. Focus sul tema dell’abuso sui minori con la giornalista Titti Beneduce, la psicologa Beatrice Toro e Don Maurizio Patrciello.

“Il mio medico” – ore 10.00

Il chimico Filippo Caccavale spiega come lavare i cibi in maniera efficace. Spazio ai consigli della dermatologa Marcella Ribuffo sulla salute dei capelli e del medico Roverta Rettagliati sulla stitichezza.

“Siamo noi” – ore 15.20

Focus sul Festival della Dottrina Sociale della Chiesa in programma a Verona dal 24 al 27 novembre 2016. Tra gli ospiti in studio Mons. Adriano Vincenzi, coordinatore della manifestazione. La rubrica “il cassetto dei ricordi” è dedicata al terremoto dell’Irpinia la sera del 23 novembre 1980 devastò la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale mietendo 2914 vittime e migliaia tra feriti e sfollati.

“Il Diario di Papa Francesco” – ore 17.30

La Chiesa della Repubblica Centrafricana. Ne parlano gli ospiti in studio, tra cui il Cardinale di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, Nicholas Guerekoyame Gbangou, presidente dell’Alleanza Evangelica in Centrafrica, Oumar Kobine Layama, Imam e presidente del Consiglio Islamico in Centrafrica, e padre Eric M’bika, sacerdote della diocesi centrafricana di Berberati.

Film “Baciami stupido” – ore 21.05

Tratto da una commedia di Anna Bonacci ( L’ora della fantasia del 1944) e sceneggiato da Wilder e I.A.L. Diamond, il film racconta lo stratagemma inscenato da un maestro di musica che, dovendo ospitare un cantante di successo, costringe la bellissima moglie a scambiarsi d’abito con una cameriera, cercando così di evitare che fra i due possa nascere un probabile flirt. La messinscena non scongiurerà l’inevitabile incontro. Di Billy Wilder, con Dean Martin, Kim Novak, Ray Walston, Felicia Farr, Cliff Osmond.

“Retroscena” – ore 23.15

Puntata dedicata al Teatro Povero di Montichiello, borgo della Val D’Orcia, in provincia di Siena, dove da  più di cinquanta anni viene portato in scena, in piazza, l’ “autodramma” della comunità: gioie e dolori dei monticchiellesi interpretati dagli stessi paesani-attori in un intreccio di arte e vita reale.

21 Novembre 2016