Maternità surrogata, Scienza e Vita: “Giudici creativi. Giurisprudenza supera legge”
Il presidente Alberto Gambino al Tg2000: “Da sentenza emerge evidente forzatura”
Roma, 28 febbraio 2017. “E’ una giurisprudenza che supera la legge. Nel dibattito pubblico e anche nella stessa legge sulle unioni civili si era voluto espressamente escludere la ‘stepchild adoption’. La legge lasciava un po’ di libertà al giudice. I giudici si sa sono anche creativi e in questo caso lo sono stati fin troppo”. Lo ha detto il presidente di ‘Scienza e Vita’, Alberto Gambino, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la sentenza con cui la Corte d’Appello di Trento ha riconosciuto il legame genitoriale di due uomini con i bambini avuti negli Usa attraverso la maternità surrogata.
La sentenza, ha aggiunto Gambino “la possiamo leggere come un caso di ‘stepchild adoption’. Ciò che si è voluto scongiurare con la legge sulle unioni civili sta rientrando dalla finestra con le sentenze dei giudici cioè la possibilità di ritenere padre un signore che è convivente del padre biologico. In Italia la legge sulle adozioni non lo consente neanche alle persone di sesso diverso. Quindi è un’evidente forzatura. La nostra legge sull’adozione lo consente soltanto nel caso in cui due persone siano sposate. In più in questo caso abbiamo saputo sullo sfondo che c’è una surrogazione di maternità. Quindi addirittura abbiamo di fronte la nascita di un bambino attraverso l’affitto dell’utero da parte di una donna. E’ uno sfruttamento aberrante”.
28 Febbraio 2017