Egitto, parroco copto: “Uccisi perché hanno rifiutato conversione all’Islam”
Padre Gabriel al Tg2000: “Hanno scelto giornata particolare per attentato: domani inizia Ramadan. Pistole puntate a testa e collo per morte veloce”
Roma, 26 maggio 2017. “Sull’autobus c’erano anche tanti bambini. Gli hanno rubato soldi e oro. Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani. Se avessero accettato li avrebbero salvati ma i pellegrini hanno rifiutato e così sono stati uccisi. Gli hanno messo la pistola sulla testa e sul collo per ucciderli in modo diretto”. Lo ha detto il parroco della chiesa copta San Mina e Papa Kirollos di Roma, Padre Antonio Gabriel, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’attacco armato nel Sud dell’Egitto contro il bus sul quale viaggiavano dei cristiani copti.
“Abbiamo saputo della notizia – ha aggiunto il parroco copto – solo un’ora dopo perché quella zona non è ben coperta dal segnale telefonico. Solo all’arrivo di un altro pullman hanno scoperto il disastro. Non ci sono spiegazioni, nessuno ha diritto di togliere la vita ad altri. Hanno scelto una giornata molto particolare per i musulmani perché domani comincia il Ramadan”.
“Sono ancora tante – ha concluso Padre Gabriel – le persone in pericolo di vita che si trovano in ospedale in sala operatoria o in terapia intensiva. Speriamo che non aumenti il numero dei morti”.
26 Maggio 2017