L’ex presidente della Figc: “Non andare al Mondiale è un trauma. Per mesi vivremo in depressione calcistica”

Roma, 20 novembre 2017. “Il presidente Malagò ha espresso l’intendimento di commissariare la Figc, io culturalmente sono sempre contrario ai commissariamenti, non mi piacciono gli uomini soli al comando. Credo in una democrazia partecipata, non credo all’unto dal Signore”. Lo ha detto l’ex presidente della Figc, oggi consigliere Lega Pro, Giancarlo Abete, ospite di ‘Sport 2000’, il programma sportivo di Tv2000 condotto da Giampiero Spirito commentando le dimissioni di Carlo Tavecchio.
“Il calcio – ha aggiunto Abete – è una realtà emozionale in cui la faziosità è il propellente e il limite. La forza del calcio è data dalle emozioni che suscita, non è una scienza esatta. È ovvio che non essere ammessi dopo 60 anni ad un Mondiale è un fatto traumatico. Rimarremo di fatto in una situazione di depressione calcistica per molti mesi. Non è giusto umanamente ma la realtà del calcio è legato ai risultati”.
“Nuovo ct? – ha concluso Abete – Ci sono degli allenatori che sono accreditati presso tutti gli italiani come Carlo Ancelotti. Un allenatore per venire deve avere un progetto serio. Non ci sono urgenze assolute immediate, avremo le prime amichevoli nel marzo 2018. Ora per 4 mesi non giochiamo. Ma la prima partita valida a livello internazionale sarà solo nel settembre 2018”.

 

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20 Novembre 2017