Ex presidente Coni e membro del Cio a Tv2000: “Io presidente Federcalcio ? Largo ai giovani. Albertini e Tommasi buoni calciatori ma da dirigenti poco talento. A giugno tifosi italiani vedranno il Mondiale con il Maalox. Ventura solo un ripiego”

Roma, 27 novembre 2017. “Io presidente della Figc ? Tra pochi giorni compio 78 anni. A chi me lo chiede metto a disposizione le mie idee e la mia esperienza ma la gestione quotidiana implica un dinamismo che non è proprio della mia età. Per cui largo ai giovani. L’ideale sarebbe ex calciatore ma non basta”. Lo ha detto l’ex presidente del Coni e membro del Comitato olimpico internazionale, Franco Carraro, ospite di ‘Sport 2000’, il programma sportivo di Tv2000 condotto da Giampiero Spirito commentando le dimissioni dalla Figc di Carlo Tavecchio.
“Albertini e Tommasi – ha sottolineato Carraro – sono stati due bravi calciatori ma da dirigenti non abbiamo ancora constatato il talento. Gianni Rivera è un mito come calciatore, ha portato sulle sue spalle la bara di mio padre quando è morto e con lui ho un grande rapporto ma gli rivolgo un rimprovero: quando ha smesso di giocare si è occupato di altre cose, aveva il talento che gli avrebbe consentito di diventare un grande dirigente ma per alcuni anni si è distratto”.
“Tavecchio non è stato fortunato – ha proseguito Carraro – la Nazionale ha fallito clamorosamente. Quando è andato via Conte Tavecchio ha prima cercato di prendere Donadoni ma il Bologna non lo ha liberato e poi Ventura che è stato un ripiego. Non è stata una scelta fortunata. Tavecchio ha sicuramente commesso degli errori ma ha anche delle attenuanti”.
“Quando fai il dirigente – ha aggiunto Carraro – hai una responsabilità oggettiva, quando sei al vertice e consegui dei risultati così sotto le aspettative sei oggettivamente il responsabile. Tavecchio si è dimesso perché ha pensato forse di avere le idee per rafforzare la situazione ma non c’erano più le condizioni operative”.
Carraro ha evidenziato che “la delusione dei tifosi che adesso è molto forte, sarà ancora più forte a giugno quando vedremo il Mondiale da esclusi. Ogni partita avremo bisogno di molte pastiglie di Maalox”.
Tavecchio, ha concluso Carraro, è “ormai il passato della Federazione e della Lega. Speriamo che il mondo del calcio abbia la possibilità di fare quello che hanno fatto altri Paesi come la Francia, la Spagna e la Germania e conciliare le esigenze dei grandi club che ormai sono delle multinazionali con quelle della Nazionale”.

27 Novembre 2017