Papa in Bangladesh, Arcivescovo Dacca: “Nostra è Chiesa povera, si sentirà a casa”
Il card. D’Rozario a Tv2000: “L’incontro con i Rohingya evento simbolico ma di grande importanza”.
Roma, 30 novembre 2017. “Qui il Papa non avrà problemi perché lui ama i poveri. La nostra è una Chiesa povera e per i poveri. Si sentirà a casa. Non credo che si lamenterà. Non avrà magari tutte le comodità ma sono anche convinto che non è qui per cercarle e sono certo che sarà felice. Sentirà l’anima del popolo del Bangladesh”. Lo ha detto l’arcivescovo di Dacca, il card. Patrick D’Rozario, in un’intervista a Tv2000, al microfono dell’inviato Vito D’Ettorre, in merito alla visita di Papa Francesco in Bangladesh.
“La nostra – ha aggiunto l’arcivescovo – è una piccola Chiesa. Non abbiamo grandi infrastrutture, facciamo quello che possiamo. Noi possiamo essere orgogliosi che il primo ministro abbia aperto le frontiere a 600 mila rifugiati nonostante la nostra popolazione sia già numerosa. Ha fatto una scelta umanitaria molto saggia. La visita del Papa sarà un grande supporto agli sforzi umanitari della gente del Bangladesh. Il Papa incontrerà un piccolo gruppo di Rohingya, sarà un evento simbolico ma davvero importante”.
“Siamo tutti molto felici – ha proseguito il card. D’Rozario – che il Papa abbia scelto di venire in questa piccola nazione alla periferia del mondo. Gli siamo molto grati. Per i cristiani ma direi anche per tutto il Bangladesh, lui arriverà come un leader spirituale: il capo della Chiesa, in pellegrinaggio verso la gente del Bangladesh. E anche la gente del Bangladesh, ne sono sicuro, andrà incontro al Papa”.
intervista dell’inviato Vito D’Ettorre
30 Novembre 2017