Il documentario dell’emittente della Cei sulla musica di Sant’Antonio contro il diavolo a Macerata Campania sarà proiettato domani al ‘IchNgoForum’ sull’Isola di Jeju

Roma, 30 novembre 2017. Tv2000 tra i partecipanti al Forum internazionale dell’Unesco in Corea del Sud con il documentario ‘Libera nos a malo: la musica di Sant’Antonio contro il diavolo a Macerata Campania’, proiettato domani, 1 dicembre alle ore 17.30 (ora locale), al ‘Ich Ngo Forum’ dal titolo ‘Capacity Building workshop’ sull’Isola di Jeju in programma dal 1 al 9 dicembre 2017. Il Forum è la piattaforma per la comunicazione, il networking, lo scambio e la cooperazione per le Ong accreditate dall’Unesco al quale forniscono servizi di consulenza, nel quadro della Convenzione dell’Unesco del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Il documentario per l’interesse culturale, storico e artistico sostiene infatti il cammino di Macerata Campania per ottenere il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità.
La tradizione musicale in onore di Sant’Antonio, celebrata ogni anno il 17 gennaio a Macerata Campania, un tempo un rione dell’antica Capua romana, in provincia di Caserta, è raccontata dal documentario ‘Libera nos a malo’, curato dal giornalista del Tg2000, Luigi Ferraiuolo, che ha guidato una delegazione campana in Corea del Sud. Un mix di religiosità, folklore, tradizioni e partecipazione popolare, unico al mondo proprio per il suo carattere musicale.
“L’idea del documentario – spiega Luigi Ferraiuolo – nasce dalla scoperta dell’antica tradizione, avvenuta per caso, andando in giro come giornalista appassionato della nostra bella Italia. È una tradizione sconosciuta al grande pubblico ma di grande potenza musicale, culturale e sociale. Tv2000 con questo lavoro ha voluto sostenere la procedura avviata dal paesino per il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Un fatto unico e raro, particolarmente in Italia, specialmente per una festa così singolare. Per il documentario sono stati necessari 5 giorni di riprese live sui posti e 15 di montaggio. E ora, con l’arrivo in Corea è stata realizzata una versione sottotitolata in inglese, prossimamente ce ne sarà anche una in francese”.
“Siamo così abituati – sottolinea il direttore di Tv2000, Paolo Ruffini – ad attribuire un valore solo alle cose che possono essere comprate e vendute che abbiamo disimparato il significato vero della parola valore. Che ha più a che fare con l’immateriale che con il materiale. Credo che la televisione abbia fra i tanti il compito di preservare il valore di quel che siamo, di ciò che ci unisce, che ci fa popolo. Il valore della memoria come una cosa viva. Il valore delle tradizioni popolari come un patrimonio inestimabile. Il documentario di Luigi Ferraiuolo fa questo. Crea una magia e la fa racconto”.

 

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30 Novembre 2017