Bruno Dallapiccola al Tg2000: “Si riaccende drammaticamente problema etico. Siamo alla vigilia di una possibilità teorica di clonare anche l’uomo”.

 Roma, 24 gennaio 2018. “La vita umana non è stata programmata per essere attivata con sistemi di tipo artificiale ma dall’incontro di due gameti, uno dell’uomo e l’altro della donna”. Lo ha detto il genetista e direttore scientifico dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Bruno Dallapiccola, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la clonazione di due scimmie, Zhong Zhong e Hua Hua, con la tecnica della pecora Dolly.
“La notizia è attendibile – ha aggiunto Dallapiccola – perché lo dice l’autorevolezza di una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo. Siamo sicuri che non è un falso allarme. La clonazione di una scimmia significa aver clonato un animale che è il più vicino all’uomo. Tutto questo apre ad una strada completamente nuova”.
“L’aver ripreso questo tipo di ricerca – ha proseguito Dallapiccola – è una notizia importante anche per le ricadute pratiche, avere due animali identici con lo stesso profilo genetico può servire alla sperimentazione farmacologica. È chiaro che tutto questo riaccende drammaticamente il problema del dibattito etico perché siamo alla vigilia di una possibilità teorica di clonare anche l’uomo, con tutte le ricadute che ne derivano”.
“Il dibattito che è stato attivato alla fine degli anni 90 – ha concluso Dallapiccola – rimane acceso perché è difficile capire fino a che punto il ricercatore è capace di mettere un limite alla propria ricerca. Ricordiamo che la pecora Dolly è morta di malattia quindi il soggetto clonato potrebbe avere qualcosa che ancora oggi non sappiamo ben definire”.

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24 Gennaio 2018