Federica Angeli: “Per i miei bimbi ho trasformato la vita sotto scorta in un gioco come nel film ‘La Vita è bella’”
La giornalista ospite della decima puntata del programma ‘Ave Maria’ condotto da don Marco Pozza.
Roma, 17 dicembre 2018. “Ho spiegato ai miei bambini la fortuna nella sfortuna sin da quando erano piccolini, perché quando sono stata messa sotto scorta avevano 8, 5 e 4 anni, quindi erano veramente piccolini. Con mio marito abbiamo trasformato questo guaio che ci stava capitando in un gioco”. Lo dice Federica Angeli nella decima puntata del programma ‘Ave Maria’ con Papa Francesco, condotto da don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in onda su Tv2000 martedì 18 dicembre alle ore 21.05. La Angeli dal 17 luglio 2013 è sotto scorta per le minacce ricevute in seguito alle sue inchieste sulla mafia romana e in particolare nella zona di Ostia.
“Sulla falsariga de ‘La vita è bella’- racconta Federica Angeli – nel giro di sei ore, la vita si è stravolta, non ho nemmeno metabolizzato, non mi sono neanche potuta confrontare con qualcuno, su come dirlo ai bambini. Sono andata con l’istinto materno e ho raccontato loro che la mamma aveva fatto un articolo bellissimo per cui per premiarmi il giornale mi aveva dato degli autisti. Naturalmente i bimbi erano felicissimi. Mi vengono a prendere tutte le mattine sul pianerottolo, giriamo su una macchina blindata. Che significa blindata? Significa che anche con le cannonate non succede niente. Con i bambini ho introdotto un concetto alla volta, e poi via via su questa falsariga ogni volta che accadeva qualcosa come la benzina sotto la porta di casa che diventava il gioco dell’acchiappa-liquido, per cui perdeva chi si bagnava i piedi per primo. Ho detti ai bimbi che questi burloni ci facevano degli scherzi, erano una comitiva di persone dispettose, non era ovviamente una segnale della mafia”.
“Un giornalista – sottolinea la Angeli – deve far guardare là dove la gente non vuole vedere. Ero riuscita a mettere le mani sul sistema di concessioni, come venivano assegnati gli stabilimenti di Ostia e soprattutto a chi e la corruzione presente. Arrivo quindi ad occuparmi di uno dei lidi più belli di Ostia che era stato dato a una famiglia malavitosa ma che soltanto oggi possiamo chiamare mafia, io lo facevo già nel 2013. Ho messo gli occhi su quello stabilimento, dal quel momento è scoppiato l’inferno”.
Federica Angeli rivela infine un suo aspetto privato della vita, il rapporto con Dio e la religione: “Sono tre mesi che mi sono riavvicinata tantissimo alla religione, mi sono successe delle cose che veramente non si può credere. Sono tre mesi che ho fatto pace io con Dio e lui ovviamente mi ha sempre voluto bene”.
17 Dicembre 2018