L’ Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme a Tv2000: “I permessi prima vengono negati e poi concessi, ormai è un rituale annuale”

Roma, 16 dicembre 2019. “È un rituale ormai annuale, i permessi sono prima negati e poi concessi. Quest’anno però sembra che i permessi, se ci dovessero essere, saranno centellinati.  La situazione di Gaza dal punto di vista sociale, politico ed umanitario è vergognosa. Tutti hanno la loro parte di responsabilità e il prezzo più alto è pagato dalla gente normale”. Lo ha detto l’ Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando le difficoltà che stanno vivendo i cristiani della Striscia di Gaza nell’ottenere i permessi di Natale per recarsi in città come Gerusalemme o Betlemme e festeggiare con i parenti.
A Gaza il 65% dei ragazzi è disoccupato ma nonostante “tanta fatica”, ha sottolineato mons. Pizzaballa ai microfoni di Tv2000, “ho visto anche la voglia di rimanere. Perché dovrebbero andare via, far quello che tanti vorrebbero, sarebbe la soluzione più semplice, ma non per questo la più giusta. Bisogna fare di tutto per evitare che questo non avvenga”.
Mons. Pizzaballa ha fatto visita a Gaza e nella sua prima tappa ha visitato la casa delle Missionarie della Carità, che accoglie più di 40 piccoli gravemente disabili e spesso fratelli tra di loro.
“Le tensioni e le difficoltà – ha ribadito mons. Pizzaballa – hanno generato anche tanto amore. La casa delle Missionarie della Carità è un esempio. Questi bambini abbandonati che nessuno vuole hanno generato una rete incredibile di solidarietà e di volontari, cristiani e musulmani”.

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16 Dicembre 2019