Coronavirus, card. Ravasi: “Contatti controllati ma senza spegnere del tutto la vita”
Il ministro vaticano della cultura a Tv2000: “In questo tempo ci accorgiamo quanto è grandiosa la normalità. Per alcuni fedeli non avere più la messa l’ha fatta diventare più rilevante”
Roma, 10 marzo 2020. L’errore più grave che si rischia di commettere in questo tempo di timore e paura è “quello di entrare subito in un atteggiamento di autodifesa istintiva brutale e non di essere consapevoli che dobbiamo fare delle scelte precise, anzi, che dobbiamo non spegnere del tutto la vita”. Lo ha detto il presidente del Pontificio Consiglio della cultura, il card. Gianfranco Ravasi ospite di ‘Bel Tempo si spera’ su Tv2000.
Il card. Ravasi ha inoltre sottolineato il fatto di “avere rapporti, contatti, dialoghi che siano il più possibile controllati ma non cancellare tutto. Dall’altra parte però l’insegnamento è anche quello di non essere così arroganti, ottusi da immaginare che comunque te la caverai. Questo è l’atteggiamento certe volte dei giovani. La voce di un vecchio ecclesiastico qualche volta viene ascoltata dai giovani ma non è mai così incisiva come quella che possono rivolgere personalità dello sport, della musica, dello spettacolo. Ai giovani bisogna far comprendere l’ idea che tutti noi non siamo assolutamente invincibili”.
“In situazioni come queste – ha aggiunto il card. Ravasi a Tv2000 – ci accorgiamo quanto sia grandiosa e meravigliosa la normalità”.
“Oggi non avere la messa – ha concluso il card. Ravasi a Tv2000 – per molti fedeli la fa diventare più rilevante. Ci sono persino dei non credenti che dicono paradossalmente che un conto che certi luoghi di divertimento siano vuoti ma che sia vuoto il Duomo di Milano è qualcosa di impressionante e dissacrante”.
10 Marzo 2020