Papa Francesco su Tv2000 con ‘Io credo’. Settima puntata. Ospite lo chef Bottura
Roma, 28 marzo 2020. Si può “parlare con i defunti, parlare con i nostri antenati: ‘Ma, dimmi, tu dove stai? Dove sei?’, perché c’è la prima resurrezione e poi sarà universale per tutti, ma loro già sono davanti a Dio”. Lo afferma Papa Francesco nella settima puntata del programma ‘Io credo’ dal tema ‘la resurrezione della carne’ in onda su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) lunedì 30 marzo ore 21.10. Terzo appuntamento su Tv2000 di Papa Francesco che conclude la trilogia sulla preghiera con il Credo. Il programma è condotto da don Marco Pozza, per la regia di Andrea Salvadore. Ospite della settima puntata lo chef Massimo Bottura. All’interno della puntata anche la storia di Matteo Cavagnini, capitano del Santa Lucia Basket in carrozzina.
“Ci sono ferite e ferite – aggiunge il Papa a Tv2000 – E c’è anche la decadenza della nostra salute, della nostra bellezza naturale. Io penso alla Magnani quando hanno voluto toglierle le rughe e disse: ‘No, no, lasciatele come stanno che ho speso tanti anni per averne …’. E poca gente è capace: noi cerchiamo sempre di coprire le cose brutte e ci siamo abituati a coprire, ma non crediamo che loro hanno una bellezza e che sono una promessa. E con la resurrezione è lo stesso. Sì, andiamo, facciamo la sepoltura, preghiamo per i morti, andiamo a pregare lì, la resurrezione …E Paolo ha una parola forte: ‘Se non c’è la resurrezione dei morti, la nostra fede è una stupidaggine’”.
“La speranza è l’ancora – conclude il Papa a Tv2000 – la speranza è l’ancora, il simbolo…butta lì e prendi la corda. Se noi abbiamo le mani sulla corda della speranza saremo su una buona strada”.
Lo chef ospite della settima puntata del programma ‘Io credo’
“Quando a Expo – racconta Bottura – abbiamo dovuto, perché ci siamo trovati di fronte a un tema fondamentale, nutrire il pianeta, tutti i governi venivano da me e cercavano di coinvolgermi, essendo il cuoco italiano più in vista, in varie manifestazioni, feste, etc., ma nessuno mi chiedeva che cosa pensavo io veramente su come nutrire il pianeta”.
“Ci sono 860 milioni di persone circa – sottolinea Bottura a Tv2000 – che non hanno niente da mangiare. E allora che cosa significa nutrire il pianeta? È molto semplice, per un cuoco è semplicissimo: è prendere tonnellate di cibo e trasformarle in qualcosa di meraviglioso, di pasti straordinari, per sfamare questi milioni di persone”.
Durante l’Expo, ricorda Bottura a Tv2000, “ci sono stati cuochi che non hanno voluto partecipare a questa nostra iniziativa, perché erano molto cuochi. Dicevano: ‘Oh, ma io sono un tre stelle Michelin. Non uso, nelle mie preparazioni, questi prodotti’. Ci sono stati altri cuochi che sono partiti dall’altra parte del mondo, alle ore 8.30 hanno aiutato a svuotare il furgoncino con le eccedenze alimentari dell’Esposizione universale e hanno messo a disposizione la loro creatività e il loro genio per questo progetto. Dipende tutto da quello che hai dentro. Io dico: ‘La cucina è un gesto d’amore’”.
28 Marzo 2020