Coronavirus, Acli: “Buoni spesa a tutti. Carta identità conta meno della vita”
Roberto Rossini a Tv2000: “Stato deve andare oltre e guardare a chi è più in emergenza”
Roma, 8 aprile 2020. “L’erogazione dei buoni spesa dipende dalla discrezionalità dei Comuni. Questo è uno di quegli aspetti su cui si deve intervenire e capire come orientarsi. Succede come sul Reddito di cittadinanza che è previsto per chi è in Italia da almeno di 10 anni. Stiamo parlando di sopravvivenza in una condizione d’emergenza e credo che la carta d’identità conti meno della vita”. Lo ha detto il presidente della Acli, Roberto Rossini, in collegamento con il programma ‘Siamo noi’ su Tv2000, in merito ai ‘buoni spesa’ per le famiglie in difficoltà. L’ ordinanza della Protezione civile che ne disciplina l’erogazione lascia un’ampia discrezionalità ai Comuni nello stabilire quali sono i requisiti. Se si considera il permesso di soggiorno di lunga durata vengono escluse molte famiglie in difficoltà.
“Dobbiamo riuscire ad intervenire – ha aggiunto Rossini a Tv2000 – anche in quelle situazioni di non precisa regolarità ma che hanno a che fare con la vita. Uno Stato che si occupa della carta d’identità fa benissimo ma se non riesce ad andare oltre nel momento dell’emergenza forse rimpiangerebbe questa sua azione. Su questi temi dobbiamo dare il buono spesa a tutte le persone che sono in condizioni d’emergenza”.
8 Aprile 2020