Il meglio di Soul
per tutta l’estate
A partire dal 1 luglio, in onda anche ogni mercoledì in seconda serata su Tv2000, il programma ‘Soul’ condotto da Monica Mondo.
Faccia a faccia di trenta minuti con:
1 luglio – Padre Carmine Arice
Superiore della Piccola Casa della Divina Provvidenza: l’opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, uno dei santi sociali che hanno intramato d’intelligenza e carità Torino, creando una città nella città, 112.000 mq quadri di scienza e di pietà, per accogliere malati, anziani, poveri e nuovi poveri. Padre Carmine ricorda i principi guida che rendono la casa un modello, che commuove e incanta uomini e istituzioni. Scelta preferenziale per i poveri, la carità non sostituisce la giustizia, eccellenza nella cura, amministrazione oculata, rispetto dei valoro etici. Si parla di Cottolengo: un luogo di dolore, ma anche una casa dove la gioia e l’accoglienza si respirano, per chiunque voglia farne esperienza.
8 luglio – Ernesto Olivero
Non era proprio la vita che voleva quella dell’impiegato di banca, lui che da sempre si dedicava alla cura dei più bisognosi. Su questi presupposti, Ernesto Olivero ha fondato il Sermig, Servizio missionario Giovani, sullo sfondo delle contestazioni giovanili del ’68. L’obiettivo era semplice quanto complesso al tempo stesso: “sconfiggere la fame con opere di giustizia, promuovere sviluppo, e vivere la solidarietà verso i più poveri”. Questi i fondamenti della Fraternità della Speranza, nata in seno al Sermig e formata da giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza. Il 1983 è però l’anno della svolta, viene assegnato al Sermig in comodato dal Comune di Torino l’ex Arsenale Militare di Piazza Borgo Dora. Verrà poi conosciuto come l’Arsenale della Pace, inaugurato un anno dopo dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Olivero è sempre stato un personaggio scomodo: esigente, radicale, perfino folle nei suoi sogni: ricordar quando pretese un incontro con Paolo VI, e si presentò con la camicia a quadretti e la tuta dei pantaloni. Ma il papa lo accolse e lo ascoltò con attenzione, affidandogli un compito: da 50 anni lo porta avanti, con sua moglie, con i suoi figli, con i tanti figli che ha generato con l’amore. Ad oggi Ernesto Olivero ha realizzato con il Sermig circa 3.050 azioni umanitarie in 92 Paesi, attraverso studi e progetti al fine di produrre auto-sviluppo, oltre ad apportare aiuti di prima necessità destinati a popolazioni e a persone singole.
15 luglio – Teresa Badano
Mamma di Chiara Luce Badano, Maria Teresa Caviglia per tutti nel mondo solo Teresa, testimone unica della santità della figlia morta da ragazza. Chiara, giovane focolarina, è una delle Sante più giovani e amate della Chiesa cattolica, proclamata Beata dal Papa Benedetto XVI il 25 settembre 2010, con una celebrazione al Divino Amore di Roma. Morì per un tumore il 7 ottobre 1990 a 19 anni pronunciando queste parole: «Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!». Teresa fa testimonianze in tutti i paesi del mondo, ed è amatissima.
22 luglio – Padre Paolo Benanti
sacerdote del Terz’Ordine Francescano Regolare, tra i massimi esperti in Italia di Intelligenza Artificiale e delle scienze etiche che derivano dalle problematiche ad essa connesse: il rapporto uomo-macchina, la libertà contro il determinismo, la necessità di contaminare l’informatica con il dubbio, e quindi la morale. Rischiamo di essere sommersi da dati, e di perdere memoria e libertà; rischiamo di affidare le nostre scelte alle macchine, anche le più delicate, stravolgendo l’antropologia. E tuttavia l’Italia, con la sua cultura, e l’umanesimo ristiano possono dare un contributo fondamentale all’Intelligenza Artificiale: che sia per, non contro l’uomo. Persona, non modello da ridurre ad algoritmi.
29 luglio – Mons. Timothy Verdon
Autorità riconosciuta nella critica e nella storia dell’arte, docente universitario, autore di mostre d’arte in Europa e in America, innamorato di Firenze, dove ha scelto di fermarsi da studente, e confermato la sua vocazione. Canonico della Cattedrale, “Il bel San Giovanni” di Dante, Direttore del Museo dell’Opera del Duomo, che lui ha rifondato e rifatto integralmente, rendendolo il museo d’arte sacra più importante e visitato al mondo dopo i Musei Vaticani. Già, arte sacra o arte religiosa? Che differenza c’è? L’arte è ancora una via spirituale? E ancora, se l’arte deve essere a servizio della liturgia, e il senso della Bellezza, che rimanda alle domande sul significato dell’Essere, su Dio.
5 agosto – Mons. Fiorenzo Facchini
90 Anni, antropologo, paleontologo, accademico di fama, semplice sacerdote della sua Bologna. In tutti gli ambiti Fiorenzo Facchini è uomo amabile, geniale, umanamente affascinante. Coordinatore di progetti di ricerca per il MIUR, avventuriero sulle tracce dell’uomo nelle steppe remote dell’Asia, indagatore dei simboli che segnano la ricerca di Dio fin dalle epoche primitive, ha all’attivo decine di pubblicazioni di divulgazione scientifica e di pastorale attenta ai temi dell’etica suggeriti dalla modernizzazione. Dai ragionamenti sul fine vita alle diffuse e scientificamente errate teorie del gender, alla riduzione della persona a macchina, a modello per big data, Facchini mostra le evidenze, documenta la centralità dell’umano sempre, e la difesa appassionata della vita in ogni su istante e dal suo primo istante: non solo teoria, ma l’accudimento paterno di ammalati, persone con disagio e disabilità che popolano il quotidiano nella sua diocesi.
12 agosto – Padre Ibrahim Faltas
frate francescano nato e cresciuto in Egitto, ora parroco a Gerusalemme, filosofo, teologo, animatore instancabile di opere soprattutto educative nei territori palestinesi di Israele, tanto da essersi simpaticamente procurato l’appellativo di “Faraone”… E’ a lui che si deve la liberazione della basilica della Natività occupata, nel 2002, ed è lui il responsabile dello status quo oggi a Betlemme. Un turbine di passione intraprendenza e carità, a servizio dell’unità tra popoli e fedi.
19 agosto – Suor Maria Manuela Cavrini
clarissa di Città della Pieve. Per una volta sola accetta di parlare in televisione, al di là della grata leggera che dovrebbe separarla dal mondo: un pregiudizio radicato, dato che la clausura, mentre chiude alla vita cui siamo abituati, spalanca alla realtà tutta, le dona un respiro universale. Suor Maria Emanuela poi ha il dono della poesia e della scrittura: letterata, allieva predilerra del grande Ezio Rimoaldi a Bologna, continua a servirsi della parola per comunicare col Mistero e comunicare a tutti il Mistero. Il suo ultimo libro, La stella di Myriam (Itaca libri) è il dialogo di una giovane donna con una luce che più brilla nel cielo, e ripercorre, attraverso la memoria dei tesi poetici più illuminati, il cammino spirituale di ogni uomo verso la verità.
26 agosto – Mons. Crispino Valenziano
Del Pontificio Istituto Liturgico, tanti anni spesi a studiare, amare, diffondere l’arte e la liturgia, ma è anche un testimone del Concilio Vaticano II, eternamente in fieri, a cui ha partecipato da giovane sacerdote. Maestro e formatore di tanti giovani (anche un paio di Papi), racconta la sua passione per l’arte sacra, una passione che ha caratterizzato la sua vocazione fin dall’inizio, e per la liturgia, troppo spesso sottovalutata e banalizzata. Ma anche l’incontro con tanti grandi artisti, primo fra tutti Renato Guttuso. Proprio mons. Valenziano è stato uno dei principali difensori della sua celebre Crocefissione, alla luce della sua idea di arte cristiana.
2 settembre – Don Gino Rigoldi
Lombardo, è il prete del Beccaria, il carcere minorile di Milano. Più di 40 anni con i minori degli istituti penali, è il loro cappellano ed è un padre per tanti ragazzi che vivono nella “Comunità nuova”, ragazzi che cerca di reinserire dopo la detenzione, di aiutare con la formazione professionale, ragazzi a cui dà una casa da cui ripartire. Un cammino iniziato quando giovane seminarista nel ’68 sognava di occuparsi di giovani.
24 Luglio 2020