Cartabia a Tv2000: “Non sono la riserva della Repubblica”
L’ex presidente della Corte Costituzionale ospite del programma ‘Soul’: “Covid e lockdown? Giudizio su adeguatezza delle limitazioni dei diritti è sempre in divenire”
Roma, 27 novembre 2020. “Io riserva della Repubblica? Ora sto svolgendo un compito importantissimo come docente. Il lavoro educativo, a livello scolastico ed universitario, è il primo compito pubblico che si deve immaginare tra tutte le priorità”. Lo afferma l’ex presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, ospite del programma ‘Soul’ in onda su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) sabato 28 novembre alle 20.50 e alle 21 su InBlu Radio.
“Formare le nuove generazioni – aggiunge la Cartabia – significa formare il futuro del Paese e tenere viva quella necessaria consapevolezza, capacità critica che è una precondizione affinché una democrazia possa veramente rimanere tale. Non sento di essere passata da un impegno pubblico a una dimensione privata. La mia non è una ritirata ma un impegno civico anche se non avviene nelle forme della presenza istituzionale”.
La prima donna alla presidenza della Consulta affronta anche la questione della pandemia causata dal Covid-19: “Di fronte a una simile pandemia si è ritenuto nella prima fase che fosse necessario imporre quel drastico lockdown. Adesso che si sono capite alcune cose ci sono state delle modulazioni diverse di queste limitazioni. È sempre in divenire il giudizio sulla adeguatezza e la ragionevolezza della limitazione dei diritti. E non sto anticipando il lavoro che dovrà fare la Corte Costituzionale”.
“Questo tempo della pandemia – conclude la Cartabia a Tv2000 – ha riportato in auge anche parole che erano rimaste assopite durante la fase dell’individualismo esasperato. Parole come responsabilità, solidarietà e anche doveri. La dimensione umana è certamente rispetto del singolo ma è sempre in relazione”.
27 Novembre 2020