Retroscena: Lucia Mascino e la Compagnia Teatro delle Albe
Lucia Mascino in scena col monologo Smarrimento, e la Compagnia Teatro delle Albe di Ravenna, con lo spettacolo multidisciplinare dal titolo Madre, allegoria della “madre-terra” vilipesa dall’umanità, sono i protagonisti nella nuova puntata di Retroscena – I segreti del teatro, dedicata alla capacità di perdere e smarrirsi nel frastuono della vita, per poi ritrovarsi e ripartire da sé. Questo e altro a Retroscena il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 15 marzo in seconda serata su Tv2000.
È Lucia Mascino ad aprire la puntata di Retroscena con lo spettacolo Smarrimento, che la vede mattatrice sulla scena nel ruolo di una scrittrice in preda all’horror vacui, ovvero vittima del “blocco dello scrittore, del foglio bianco”, che si scontra e si racconta ai suoi stessi personaggi per uscire dalla crisi. Un monologo scritto appositamente per lei da Lucia Calamaro una delle più interessanti e innovative drammaturghe e registe italiane contemporanee. Lucia Mascino ci svela i suoi personali “smarrimenti” di donna e attrice, la sua passione artistica per due dive come Monica Vitti e Virna Lisi, e ripercorre il suo percorso di attrice che parte dal palcoscenico, sotto la guida di registi come Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Binasco e Filippo Dini, solo per citarne alcuni, e arriva alla tv che la rende popolarissima con il ruolo della Mamma imperfetta nell’omonima serie tv di Ivan Cotroneo.
Nella seconda parte del programma riflettori puntati su Ermanna Montanari e Marco Martinelli fondatori della Compagnia Teatro delle Albe di Ravenna, solida realtà della scena teatrale italiana nel cui percorso si intrecciano avanguardia, tradizione teatrale e cultura popolare. A Retroscena presentano Madre, un poemetto scenico, di cui Martinelli è autore e regista ed Ermanna Montanari interprete, che narra di una madre caduta dentro un pozzo e di un figlio che dovrebbe tirarla su ma che in concreto l’abbandona. In realtà questa minuscola favola, come la definisce l’autore, è un’allegoria della “madre-terra” umiliata e vilipesa da un “Figlio” che simbolicamente rappresenta l’umanità cieca e autodistruttiva. “È significativo che i profeti del nostro tempo siano una ragazzina come Greta Thunberg e Papa Francesco, un vecchio che incarna tutta la saggezza del mondo. Loro gridano al mondo che Madre Natura va salvata, perché salvando lei salviamo noi stessi» dice Marco Martinelli a Retroscena.
Al termine della puntata non possono mancare due appuntamenti consolidati, quello con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e infine la rubrica CheTeatroFa, la mappa delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile Meteo.
14 Marzo 2022