Capaci, Alfredo Morvillo: “Una parte di Palermo non ha la forza di abbandonare ambienti in odore di mafia”
Il magistrato fratello di Francesca Morvillo moglie di Falcone ospite di Tv2000: “Il fenomeno ‘Cosa nostra’ finirà se tutti insieme lo vorremo. Momento repressivo della lotta alla mafia ormai conosce livelli di efficienza eccezionali”
Lunedì 23 maggio ore 12.20
Roma, 20 maggio 2022. “Ricordando a noi stessi che la lotta alla mafia è un modo di vivere, non è soltanto un fatto repressivo, ma la lotta alla mafia sono scelte di vita, c’è una parte di Palermo che ancora non riesce a trovare la forza di abbandonare certe logiche di avvicinamento ad ambienti in chiaro odore di mafia”. Lo afferma il magistrato Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, magistrato e moglie di Falcone, ospite del programma L’Ora solare, condotto da Paola Saluzzi, in onda su Tv2000 lunedì 23 maggio ore 12.20 in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci.
La puntata è dedicata alla memoria di Francesca Morvillo. In studio oltre ad Alfredo Morvillo, che ricorda la sorella anche come collega: è stata infatti tra le prime donne magistrato e per anni impegnata al tribunale dei minori, c’è anche il giornalista Felice Cavallaro, firma del Corriere della Sera, che ha scritto il libro ‘Francesca – Storia di un amore in tempo di guerra’ (editore Solferino).
“Il momento repressivo della cosiddetta lotta alla mafia, non esiste altra espressione che possa sostituire questa frase detta e ridetta migliaia di volte, – sottolinea Alfredo Morvillo nell’anticipazione di Tv2000 – ormai conosce livelli di efficienza eccezionali. Mai conosciuti prima. Sia sull’aspetto dell’attività delle forze dell’ordine che sono all’avanguardia in tutto il mondo, sia al livello dell’efficacia dell’azione della magistratura”.
“Mi è capitato più di una volta di ricordare – aggiunge Morvillo – la frase di Giovanni ‘La mafia, come tutti i fenomeni umani, ha un inizio e una fine’. Non voglio aggiungere qualcosa a quello che diceva Giovanni, come se questa sua frase fosse incompleta, però Giovanni non poteva prevedere cosa sarebbe successo nel tempo”.
“Perché purtroppo a quella frase – conclude Morvillo a Tv2000 – bisogna aggiungere assolutamente che forse finirà un giorno questo fenomeno umano ‘Cosa nostra’, se tutti insieme lo vorremo. Perché purtroppo la realtà è questa. Da allora alcune cose sono cambiate, su questo non c’è dubbio, e sarebbe incredibile se non fosse cambiato nulla”.
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