Un attivista bielorusso e due organizzazioni umanitarie, una russa e una ucraina: il premio Nobel per la Pace 2022 è un riconoscimento alle battaglie della società civile per i diritti umani. Ma la pace in Ucraina è ancora lontana: il Nobel di quest’anno è dunque, più che un premio a un risultato raggiunto, un segnale di speranza. È questo il tema di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi, in diretta sabato 10 dicembre alle 15.15.

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Sabato 10 dicembre è il giorno della consegna, a Oslo, dei Premi Nobel per la Pace 2022. L’invasione russa in Ucraina, e il ruolo dei regimi autoritari nell’area ex sovietica, hanno giocato un ruolo fondamentale nella scelta dei premiati di quest’anno: l’associazione russa Memorial, che dopo le critiche al Cremlino è stata chiusa dalla Corte suprema di Mosca; il Centro per le libertà civili di Kiev, che sta collaborando con il Tribunale Penale Internazionale per documentare i crimini di guerra compiuti in questi mesi in territorio ucraino; l’attivista bielorusso Ales Bialiatski, attualmente in carcere per le sue battaglie contro Lukashenko. Il reportage di Solen De Luca racconta le storie dei vincitori del Nobel e le loro reazioni all’assegnazione del riconoscimento; quello di Vito D’Ettorre documenta le condizioni disumane in cui la popolazione ucraina è costretta a vivere, senza luce né riscaldamenti, dopo gli attacchi che hanno colpito le infrastrutture energetiche. Ad approfondire questi temi, in studio con Andrea Sarubbi, Mario Giro, docente all’Università di Perugia e già viceministro degli Affari Esteri.

L’apertura della puntata è dedicata, come sempre, a una notizia di attualità: l’impatto della crisi energetica sui vari Paesi europei ha, fra le conseguenze, anche il rischio di un Natale più sobrio e senza luci. Se ne parla con Simona Benedettini, economista dell’energia.

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Anticipazioni sabato 17 dicembre:
La febbre dell’oro
Il cappuccino con l’oro da 18 euro, la bistecca con l’oro da 650 dollari: in tutto il mondo l’oro è il simbolo del lusso. Ma anche della sicurezza, soprattutto nei momenti di crisi economica: ogni Paese ha le sue riserve, e quella italiana è la terza più grande al mondo. Ma chi lavora oggi nelle miniere d’oro? Per quante mani passa, prima di finire in quei gioielli che alcuni di noi doneranno o riceveranno a Natale?

8 Dicembre 2022