Messina Denaro, Nando Dalla Chiesa: “Cosa nostra in declino. ‘Ndrangheta molto più forte”
Il figlio del generale Carlo Alberto ospite a Tv2000: “Ci sono troppi dilettanti nell’antimafia”
“Cosa nostra è in declino. Matteo Messina Denaro è la rappresentazione di questa mafia declinante, anche se è sbagliato chiamarlo il capo dei capi, non lo è mai stato, al massimo ha comandato la provincia di Trapani”. Lo afferma Nando Dalla Chiesa, sociologo e docente universitario, figlio del generale Carlo Alberto, ospite del programma Soul, condotto da Monica Mondo, in onda su Tv2000 sabato 28 gennaio alle 20.50 e lunedì 30 gennaio alle 21 su Radio inBlu2000.
“Non costruirei una leggenda della storia della mafia – sottolinea Nando Dalla Chiesa – Certo ha segnato un vantaggio per lo Stato italiano il suo arresto. Dopodiché c’è la ‘ndrangheta che è molto più forte e sta conquistando posizioni su posizioni nel Nord Italia. Saluto con contentezza l’arresto di Matteo Messina Denaro perché conferma che non esistono imprendibili se lo Stato fa lo Stato. Ma cosa stiamo facendo altrove per impedire che crescano altri boss con le stesse caratteristiche?”.
“Falcone diceva – sottolinea Dalla Chiesa nell’anticipazione di Tv2000 – che c’è bisogno di professionisti e invece ci sono troppi dilettanti. Io mi considero un professionista dell’antimafia, perché loro sono dei professionisti, non possono essere combattuti da dilettanti allo sbaraglio”.
“Possono dire quello che vogliono su mio padre – aggiunge Dalla Chiesa – ma io l’ho conosciuto e ho una mia memoria. Io sono nato in caserma, ho bevuto il senso dello Stato con il latte, mi considero anche da professore universitario rappresentante dello Stato. Questo mi porta a impedire anche cose secondarie tipo che si facciano gli esami in estate con i pantaloni corti”.
“Io credo di sapere praticamente tutto sull’attentato a mio padre – conclude Dalla Chiesa a Tv2000 – I magistrati sono arrivati molto in alto. Sono stati i magistrati a dire dopo l’arresto della ‘cupola’ che bisognava riconoscere i mandanti esterni del delitto e poi gli autori materiali, gli esecutori. Gli esecutori sono arrivati qualche anno dopo, i mandanti esterni sono stati illuminati molto bene”.
26 Gennaio 2023