Today: donne in Iran, un nobel al coraggio
DONNE IN IRAN: UN NOBEL AL CORAGGIO
Con la rivolta scoppiata a settembre 2022, le donne dell’Iran sono diventate un simbolo in tutto il mondo. Il premio Nobel per la pace 2023 va proprio a un’attivista iraniana, Narges Mohammadi. Che però non potrà ritirarlo a Oslo, nella cerimonia di domenica 10 dicembre, perché da 7 anni sta pagando le proprie battaglie con il carcere. È questo il tema di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi, in diretta alle 15.15 di sabato 9 dicembre.
Vent’anni dopo il riconoscimento a Shirin Ebadi e alla sua difesa dei diritti umani, il premio Nobel per la pace torna a una donna iraniana – l’attivista Narges Mohammadi, che non potrà ritirarlo perché in carcere da 7 anni – e, simbolicamente, a tutte le protagoniste delle rivolte contro la discriminazione di genere sotto il regime degli ayatollah. Nei 15 mesi trascorsi da settembre 2022 oltre 23 mila manifestanti sono stati arrestati e ben 638, tra cui 79 minori, hanno perso la vita; contemporaneamente, il governo ha attuato un ulteriore giro di vite contro i diritti delle donne, aumentando le pene detentive e pecuniarie per chi si rifiuta di indossare il velo. Il reportage di Solen De Luca ripercorre proprio questo periodo drammatico, segnato dagli appelli inascoltati e dalle condanne della comunità internazionale: quello di Marty Smiley raccoglie invece le testimonianze di diversi protagonisti delle rivolte, che raccontano la propria esperienza e le proprie aspettative. Arricchiscono il dibattito tre testimonianze di iraniani residenti all’estero. In studio, con Andrea Sarubbi, approfondisce questi temi Barbara Stefanelli, vicedirettrice del Corriere della Sera e autrice del libro “Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi”.
L’apertura della puntata è dedicata all’attualità: la condanna del gioielliere Mario Roggero per avere ucciso due rapinatori in fuga ha riaperto il dibattito sul possesso di armi e sulla sicurezza. Ma quanto i dati sulle armi da fuoco nel mondo confermano questa correlazione? Ne parla. In collegamento, Giorgio Beretta, dell’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le politiche di sicurezza.
4 Dicembre 2023