Apparizioni Trevignano, vescovo Civita Castellana: “Fenomeni non soprannaturali”
Mons. Salvi ospite della puntata di ‘Indagine ai Confini del Sacro’ in onda stasera 11 marzo ore 22.20: “Nessuna condanna verso la presunta veggente ma la disponibilità a ritrovare una relazione reciproca”
“È stato riconosciuto attraverso questo decreto e un lavoro che è durato un anno la non presenza di elementi che possano determinare le caratteristiche di ‘soprannaturale’”. Così il vescovo di Civita Castellana, mons. Marco Salvi, a Tv2000 ospite del programma ‘Indagine ai Confini del Sacro’, condotto da David Murgia, in onda stasera 11 marzo ore 22.20, spiega il decreto della sua Diocesi in merito al caso delle presunte apparizioni mariane di Trevignano Romano.
“C’è stata una pressione mediatica impressionante – sottolinea mons. Salvi – Io ho cercato fin dall’inizio un basso profilo perché non mi sembrava da una parte giusto e dall’altra parte per avere tutte le condizioni e realizzare un lavoro serio senza influenze”.
Un percorso di “purificazione” per tutti coloro che sono coinvolti, spiega mons. Salvi a Tv2000, “significa dare delle condizioni per cui quell’unità ecclesiale che è stata messa così a dura prova possa ritrovare il suo sostegno e il suo compimento. È una possibilità anche di ritrovare una relazione con la presunta veggente, non c’è una condanna ma la disponibilità a un rapporto che si può ricostruire insieme”.
“Durante il Rosario non si può usare il titolo ‘Madonna di Trevignano’ – conclude mons. Salvi – Con questo decreto viene interdetto qualunque uso sia pastorale sia liturgico di questo titolo. I messaggi da un punto di vista teologico sono preoccupanti: c’è una sorta di millenarismo e fine del mondo, senza capire che è il fine del mondo che conta, non la fine. Sono messaggi teologicamente strani che fanno anche emergere la visione di un Dio non di tenerezza ma di giudizio, condanna e paura. Anche questo è uno dei problemi. Altra cosa di questi messaggi – conclude il vescovo a Tv2000 – è che sono spesso aggiustati. Delle volte c’è contraddizione tra il primo messaggio e quello che viene detto dopo. Sono tutte piccole cose che determinano la non veridicità”.
11 Marzo 2024