Effetto notte: ospiti Massimo Ghini e Luc Merenda
Sono Massimo Ghini e Luc Merenda – una star di oggi e una del cinema del cinema popolare anni 70 di ieri – i protagonisti della nuova puntata di Effetto Notte, il rotocalco di informazione cinematografica di Tv2000, in onda venerdì 12 aprile alle 23.15.
In apertura Massimo Ghini, Lucrezia Lante della Rovere e il regista Giacomo Campiotti raccontano il film “Ennio Doris – C’è anche domani”, dedicato alla figura del “banchiere gentile” che nel settembre del 2008 non esitò a intervenire personalmente per garantire i risparmiatori che gli avevano dato fiducia. “La sua – osserva Ghini – è una vicenda italiana esemplare: non ha mai dimenticato la sua infanzia povera e contadina, ricambiando la fiducia di chi ha creduto in lui”. “Una vicenda pedagogica – aggiunge Campiotti. “Una grande storia d’amore quella con sua moglie – conclude Lucrezia Lante Della Rovere che la interpreta – che vuole mettere l’accento sulla bellezza anche d’animo che ancora esiste nel nostro Paese”.
A seguire un ampio faccia faccia in studio con l’attore Luc Merenda, star del cinema ‘poliziottesco’ anni 70, che racconta le sue tante vite. Merenda ha appena compiuto 80 anni, è in ottima forma e torna al cinema con il docufilm “Pretendo l’inferno – portrait d’un acteur” diretto da Eugenio Ercolani. Modello in America, tante volte commissario al cinema in film campioni di incasso come “Il poliziotto è marcio” di Fernando Di Leo e “La polizia accusa” di Sergio Martino ma anche commedie come “Superfantozzi”, omaggiato da Quentin Tarantino con un cameo in “Hostel II”. “A un certo punto non ne ho potuto più – racconta – e ho scelto di fare l’antiquario. Adesso vorrei tornare al cinema mettendo talento e popolarità al servizio di registi giovani”. Merenda racconta anche i no della sua carriera, da Monnezza a Sandokan e gli incontri belli e meno belli: “Tomas Milian non mi poteva vedere, neppure mi salutava. E non era il solo. Ma per me le star vere sono altre e non se la tirano: Gianni Agnelli, per esempio, ma anche Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Walter Chiari che nessuno capiva perché diverso dagli altri”.
8 Aprile 2024