Pippo Delbono con Il risveglio e Veronica Cruciani con Accabadora, spettacolo tratto dal celebre romanzo di Michela Murgia, sono al centro della quarta puntata di Retroscena – I segreti del teatro, il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 12 novembre in seconda serata su Tv2000.

Ad aprire la puntata è Pippo Delbono, uno dei più anticonformisti artisti del panorama teatrale italiano che torna con un nuovo spettacolo dal titolo epigrammatico, Il risveglio, con il quale crea “scandalo” svelando tutto ciò che oggi si rimuove: la vecchiaia, la sofferenza, la morte. Il risveglio, infatti, parla di una rinascita attraverso il dolore con la messinscena di una storia intima, quella di un artista che confessa e condivide sul palco la sua lacerazione e le sue fragilità. Una solitudine sempre più pesante ha inghiottito l’animo di Delbono in questi anni, segnati da strazianti lutti: prima la perdita della madre, poi quella di Bobò, l’attore della Compagnia che dal 1997 è stato protagonista di tutti i suoi spettacoli e più di chiunque altro ha incarnato la sua poetica. Ma non è paradossale parlare di luce in questi tempi in cui il buio dilaga con guerre e pericolose ideologie che sembravano sopite? “Tutto quello che si sa è che bisogna continuare, continuare come pellegrini nel mondo fino al risveglio. Se il risveglio verrà” risponde – citando Gianni Celati – Pippo Delbono che conclude: “Non si sa se verrà, ma io lo voglio”. 

La puntata prosegue con Accabadora, adattamento del famoso romanzo di Michela Murgia. Il monologo – scritto da Carlotta Corradi, con la regia di Veronica Cruciani e l’interpretazione di Anna Della Rosa – prende vita dal romanzo, immaginando di diventarne un prolungamento. È la storia di Maria, bambina affidata a una donna che, nella Sardegna rurale degli anni Cinquanta, fa l’accabadora. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo “acabar” che significa finire. La donna, aiuta infatti le persone moribonde a porre fine alle loro sofferenze. Maria cresce amata da questa nuova madre, fino al giorno in cui scopre la verità e fugge. Tornerà solo sul suo letto di morte per accudirla e risolvere il conflitto che la tormenta. La nudità del dolore, la sua accettazione contro la cultura della felicità a ogni costo, attraversa la messinscena: “La morte e il dolore esistono, rimuoverli significa vivere ciecamente. Michela Murgia ha incarnato perfettamente questa filosofia della vitalità che coincide con l’accettazione della morte” dice Anna Della Rosa a Retroscena.

Al termine della puntata le creazioni inedite della sand artist Gabriella Compagnone e la rubrica W il teatro, con i trailer teatrali degli appuntamenti della scena italiana selezionati da Retroscena.

 

7 Novembre 2024