Retroscena: Villoresi in Guerra e Pace al Teatro di Roma
Pamela Villoresi e il regista Luca De Fusco sono al centro della nuova puntata di Retroscena interamente dedicata all’adattamento teatrale di Guerra e pace, il romanzo storico più monumentale di Lev Tolstoj che il regista e direttore artistico del Teatro di Roma ricongiunge idealmente alla messinscena, appena un anno fa, di un altro classico senza tempo del grande scrittore russo, ovvero Anna Karenina. Questo e altro a Retroscena – I segreti del teatro, il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 18 febbraio in seconda serata su TV2000.
“Con questo progetto, così come con Anna Karenina, volevamo rispondere all’assurdo ostracismo nei confronti della letteratura e cultura russa messo in atto in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin” con quest’ammirevole motivazione, mirata a rinsaldare il legame fra la cultura europea e quella russa, il regista e direttore artistico del Teatro di Roma Luca De Fusco apre la nuova puntata di Retroscena dedicata all’adattamento teatrale del monumentale romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj. Sullo sfondo delle guerre napoleoniche, dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812, Tolstoj racconta la vita, ora placida e ora burrascosa, di due famiglie aristocratiche russe – i Rostov e i Bolkonskij – cui fanno coro numerose figure secondarie, che insieme costituiscono un grande affresco del mondo russo dei primi decennî dell’Ottocento. Un mondo non molto dissimile al nostro, dichiara De Fusco, che nella sua visione registica sottolinea il carattere senza tempo di questo classico: “In fondo oggi siamo in una condizione non troppo dissimile dai russi che avevano la guerra intorno a loro. Anche noi continuiamo ad affannarci e a essere immersi nelle nostre piccole vicende quotidiane mentre alle porte di casa nostra si continua a morire”. Nel ruolo di Annette, Pamela Villoresi mette al servizio del personaggio tutto il suo intramontabile carisma: “Io sposo appieno – ci confida l’attrice – il punto di vista del mio personaggio sulla guerra e sul fanatismo bellico degli uomini. Annette è la forza delle donne, della maternità, la forza della madre terra, lei si oppone alla guerra e non capisce perché i giovani siano così affascinati dalle soluzioni violente, dal combattere al fronte. Un fascino che ancora oggi ammalia tanta gente che pensa che il braccio di ferro, la soluzione violenta possano avere una sortita positiva, mentre la storia dimostra che la conclusione in questi casi è sempre negativa e catastrofica. Se non ribaltiamo subito questo modo di pensare distruttivo ci ritroveremo a ballare sulle macerie”.
A seguire, l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per noi le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e infine la rubrica W il teatro, con i trailer teatrali degli appuntamenti della scena italiana selezionati da Retroscena.
12 Febbraio 2025