Lillo & Greg, la coppia di umoristi più amata del panorama teatrale italiano è al centro della nuova puntata di Retroscena. Il duo comico formato da Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, il cui sodalizio artistico dura dal 1986, torna a teatro con il nuovo spettacolo MOVIe ERCULeO titolo dissacrante che gioca con l’accostamento delle parole e porta in scena una travolgente parodia dei principali generi cinematografici e televisivi in un susseguirsi di esilaranti sketch. Questo e altro a Retroscena – I segreti del teatro, il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 25 marzo in seconda serata su TV2000.

“Nessun doppio senso nel titolo del nostro spettacolo: solo dopo averlo utilizzato ci siamo accorti che assomigliava a un modo di dire romano!” con queste parole intrise di ironia e arguzia Lillo & Greg, al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, aprono la nuova puntata di Retroscena presentando l’atteso nuovo spettacolo MOVIe ERCULeO un elettrizzante e coinvolgente susseguirsi di sketch (ben quindici) in cui si prendono gioco dei generi cinematografici e televisivi, intrecciando differenti linguaggi e stili con scenografie digitali in alta definizione che danno allo show un taglio più spettacolare. Il duo umoristico più acclamato d’Italia, che da anni conquista il pubblico di ogni età, passa dal film storico-mitologico con protagonista Ercole – che informa lo spiazzante titolo – al cinema horror, passando per le serie TV più osannate degli ultimi anni, dividendo la scena con Vania Della Bidia, Marco Fiorini, Carlotta Proietti e Attilio Di Giovanni a cui sono affidati gli interventi musicali. La comicità surreale e nonsense di Lillo & Greg punta stavolta il dito su quella che sembra essere l’ossessione dei nostri tempi, ovvero la forzata inclusione delle diversità e il “politicamente corretto”, la mania di evitare a ogni costo parole o espressioni che possono risultare irriguardose verso il genere o l’etnia che, al di là di combattere razzismo o discriminazione, ci rende piuttosto vittime di un’autocensura: “C’è troppa attenzione all’aspetto che alla sostanza delle cose, si stigmatizza la parola ma non il pensiero. È una sorta di dispotismo al contrario: qualcuno che ha stabilito di essere dalla parte giusta decide le parole che ognuno di noi può dire o non dire per definire moltissimi ambiti della nostra vita” dice Claudio “Greg” Gregori a Retroscena.

A seguire, l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone e infine la rubrica W il teatro, con i trailer teatrali degli appuntamenti della scena italiana selezionati da Retroscena.

20 Marzo 2025